da Londra Giorgio Spalluto – foto Getty Images
Il principio del “Never on Sunday” (mai di domenica) ha resistito a Wimbledon nella sua interezza fino al 1982 quando i dollari della televisione americana riuscirono a persuadere i vecchi dirigenti dell’All England Tennis and Croquet Club che dovettero sacrificare almeno quella della seconda settimana.
Alla NBC, già detentrice dei diritti degli US Open, bastò sborsare qualche milione di bigliettoni per poter mettere in palinsesto al mattino della domenica la finale del singolare maschile. Con buona pace degli abitanti del quartiere di Wimbledon cui è rimasta solo la domenica di mezzo per godere di una giornata di tregua dopo sei giorni infernali, rumorosi, disordinati che poco si conciliano con la tranquillità del sobborgo londinese.
Ventiquattrore di pausa, però, preludono a quella che viene universalmente ritenuta la giornata più stuzzicante ed interessante cui un appassionato possa desiderare di assistere: il Super Monday, 16 incontri di singolare (8 maschili e 8 femminili) da buttare giù tutto d’un fiato con il meglio che il tennis possa offrire, nella migliore cornice possibile. Gli americani (e chi, se non loro?) non sono mica da meno e obiettano che il “Super Saturday” degli US Open (semifinali maschili in programma nella stessa giornata della finale donne, sempre a causa della Tv) offra uno spettacolo ancora superiore.
Insomma, Super-Monday o Super-Saturday?
Ecco cosa hanno risposto alcuni tra i migliori interpreti del nostro sport, cui è stato chiesto di immedesimarsi nei panni del tifoso e di scegliere tra i due “Super”:
Andy Roddick: Non ho dubbi. Meglio il lunedì, semplicemente perché ci sono più incontri. E’ su questo che baserei la mia scelta.
Serena Williams: Scelgo Wimbledon. Perché? Perché è Wimbledon. Gli US Open sono fantastici e sono il torneo del mio paese. Ma è qui a Wimbledon che tutto è iniziato. Devi andare a Wimbledon prima degli US Open.
Roger Federer: Io andrei ad entrambi, visto che uno è a giugno e l’altro a settembre. La giornata di lunedì qui a Wimbledon è qualcosa di mitico, ma il livello dei match nel weekend finale agli US Open è probabilmente superiore. Se sei un vero fanatico del nostro sport, non puoi perderti nessuno dei due.
Il pragmatismo di Andy contro l’amore per la tradizione di Serena. Salomonico Roger. Per lui il problema non si pone. Perché scegliere? Lui all’appuntamento del Super Monday e del Super Saturday non manca mai. Da almeno 6 anni!
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