di Giorgio Valleris – foto Getty Images
I tabù sono fatti per essere sfatati, presto o tardi. Prima dell'inizio della finale dei Texas Open 2012, i precedenti (3-0) indicavano Jelena Jankovic come grande favorita ma, una volta in campo, è stata tutta un'altra storia. Merito di Roberta Vinci, che grazie ad una grande prova di carattere ha coronato nel migliore dei modi una marcia perfetta sul cemento di Dallas dove non ha perso neppure un set.
Nel primo set JJ comincia bene e riesce perfino a strappare il servizio a Roberta, portandosi prima sul 3-2, poi sul 5-4 arrivando così ad un passo dall'aggiudicarsi la prima partita. Ma proprio sul 5-4 in favore della serba, la 29enne tarantina riesce nell'impresa di conquistare un preziosissimo break che le offre la possibilità di allungare il set. Dopo lo scampato pericolo, la Vinci ingrana la quarta ed inizia a macinare il suo tennis costringendo l'avversaria a commettere diversi errori. Così Roberta si aggiudica il primo parziale col punteggio di 7-5.
Il secondo set si apre così come era finito il primo, con la tennista azzurra a tenere in mano il pallino del gioco. La Vinci tiene il servizio e strappa la battuta a Jelena prendendo subito il largo e portandosi sul 3-0. Ma quando i giochi sembrano ormai fatti, l'ex numero uno del mondo reagisce, agevolata da qualche errore gratuito di troppo da parte della Vinci che subisce l'aggancio. Non è finita: nel settimo gioco Roberta va sotto 0-40 rischiando un controbreak davvero pericoloso. Ma, ancora una volta, nel momento decisivo del match è l'azzurra a mantenere i nervi saldi mentre la serba ricomincia a collezionare errori gratuiti. Così, dopo due ore e un minuto di gioco, Roberta Vinci si laurea regina di Dallas col punteggio di 7-5, 6-3.
Col trionfo texano, primo sigillo del 2012, i titoli della tennista tarantina in singolare salgono a 7, da affiancare naturalmente ai 15 in doppio.