Un torneo di tradizione e prestigio, Stoccolma, accoglie il primo titolo di Stefanos Tsitsipas. Non era mai successo che un tennista greco vincesse un torneo ATP. “Che bello aggiungere il mio nome a un albo d'oro del genere”. Per battere Ernests Gulbis gli è bastato servire bene e giocare con grande concentrazione.

Una location storica, di grande prestigio, ha accolto il primo titolo ATP di Stefanos Tsitsipas. Nella terza finale in stagione, questa volta non c’è Rafael Nadal a negargli la gioia del successo. Nella finale del torneo di Stoccolma, dunque, eccolo sollevare le braccia al cielo e mettere le mani sul primo trofeo in carriera. A soli vent’anni, a ridosso dei primi quindici al mondo e con margini di miglioramento importanti, il greco sembra davvero, tra le nuovissime leve, quello che può può davvero intromettersi nell’interregno che fu di Nadal e Federer e ora sembra esser tornato tra le mani di Djokovic. Si è imposto in due set, con un doppio 6-4, senza correr rischi e con la sensazione di avere il match in mano dal primo all’ultimo punto. È il primo titolo ATP per un tennista greco: “Spero che altri miei connazionali ce la possano fare – ha detto Tsitsipas, ebbro di gioia – quando sono arrivato qui per la prima volta ho visto i nomi nell'albo d'oro, e ho pensato che sarebbe stato fantastico avere anche il mio. La mia strategia in finale? Concentrarmi il doppio del solito su ogni singolo punto. Quando ci riesco, succedono belle cose”. Ernests Gulbis, arrivato in finale dalle qualificazioni, è stato comunque degno avversario, dopo aver lavato via il ricordo di qualche anno fa, quando – proprio a Stoccolma – fu trattenuto qualche ora in cella perché sorpreso con un paio di prostitute.

UN BREAK PER SET
In questa stagione, il neopapà lèttone è stato encomiabile nella voglia di lottare e mangiar polvere, partendo spesso dalle qualificazioni e mettendosi gioco nei Challenger. Proprio lui che, a 30 anni, non ha certo esigenze economiche alle quali sopperire. In questo torneo, superate le qualificazioni, ha superato Sock e Cilic e mostrato sprazzi del suo grande talento. Oramai lontani i fasti della decima posizione al mondo ottenuta nel 2014, da lunedì si riaffaccerà a ridosso dei top-100. C'è la sensazione che, al netto di infortuni, l’anno prossimo potrebbe essere l’occasione buona per risalire. La finale della Kungliga Tennishallen si è decisa nelle fasi finali di entrambi i set. Dopo un inizio timoroso (palla break annullata) il greco non ha praticamente concesso nulla in battuta. È Gulbis, nel bene e nel male, ad avere in mano il gioco. Ma complice forse la stanchezza e quei cali mentali che non l’abbandoneranno forse mai, sul 4 a 5 di entrambi i set, i suoi errori sono decisivi. Troppa fretta, troppa frenesia di rimanere dentro al match gli sono costati cari e negato la settima vittoria in carriera. E pensare che, fino a oggi, era imbattuto nelle finali. Stefanos Tsitsipas guarda avanti. È quasi silenzioso il suo continuo scalare le classifiche, con il piglio del veterano. A differenza di molti coetanei, sembra non mostrare punti deboli. Sa fare davvero tutto e sfoggia, imperturbabile, l’aurea da predestinato. E nel 2019, pur non avendo nulla da dimostrare, può altresì dimostrare tutto. E far paura davvero a tutti.

ATP STOCCOLMA – Finale
Stefanos Tsitsipas (GRE) b. Ernests Gulbis (LET) 6-4 6-4