Nole asfalta 6-1 7-6 6-1 il ceco, competitivo solo nel 2° set. In forma smagliante, il serbo sfiderà Federer in una semifinale stellare…

di Fabio Bagatella – foto Getty Images

 

La risposta di Novak Djokovic (3) a Roger Federer giunge puntualissima: a farne le spese è Tomas Berdych (6). Match equilibrato solo nel secondo parziale con Nole magistrale nella prima e terza partita: il ceco racimola in due set la “miseria” di due giochi. Il serbo vendica dunque con gli interessi la bruciante sconfitta patita nella semifinale dello scorso Wimbledon.

 

Avvio super per Nole che chiude 6-1 il primo parziale in 36 primi. Il serbo, con il 76% di prime palle di servizio (contro il 52% del suo avversario) e l’88% di realizzazioni, è più che determinato: il ceco non ha scampo e incamera solo il primo turno di servizio in cui è l’occhio elettronico a fornirgli un importante “aiuto”. Nel secondo parziale Djoker ha subito due opportunità per brekkare il ceco, che si salva a stento: con il servizio e grazie ad uno dei rari errori nei punti importanti del serbo.

 

Berdych eleva il suo tennis, mentre Nole risente forse dell’occasione perduta nel game d’apertura: il match diviene così interessante. Un brutto quarto gioco, culminato con un dritto in rete a campo aperto, costa al serbo il break. Djoker rientra comunque prontamente nel set: un fantastico lob e un perfetto passante “cross” di dritto permettono a Nole di strappare il servizio all’avversario nel settimo gioco.

 

Djokovic raggiunge il ceco sul 4-4 non senza difficoltà (al sesto tentativo dopo aver condotto 40-0). L’incontro ora è intenso: i due protagonisti lottano per tenere i rispettivi servizi finchè si arriva al tie-break. Nole scappa via grazie ad un abbondante errore di Berdych (provocato comunque dall’ottima risposta del serbo), il  ceco risale dal 2-5 sino al 5-5 grazie a due servizi-bomba e ad un bel passante (l’attacco di Djoker non è però molto profondo), ma incappa poi in due errori “letali”. Il drittaccio di Berdych colpisce il nastro che lo devia in corridoio, identica sorte per il rovescio bimane lungolinea, che per altro aveva ben funzionato durante il parziale.

 

Con lo sgaurdo della fidanzata, la connazionale Lucie Safarova (WTA 35), sempre più preoccupato e i supporters in tribuna meno rumorosi del solito, Berdych perde il servizio già nel terzo gioco della terza partita. Con il ceco che ormai fa punto solo con la battuta, il match non ha più molto da raccontare: Nole chiude 6-1 7-6(5) 6-1 in poco meno di due ore.

 

Incontro bello e a tratti spettacolare, ma solo nel secondo set dove Berdych sa tenere testa ad un Djokovic in forma smagliante. Unico passaggio a vuoto del serbo la fase iniziale della seconda partita in cui Nole, prima sciupa l’occasione di scappare via, poi si complica la vita perdendo il servizio. E’ comunque un breve momento, presto superato da Djoker che, tralasciato il break subìto nel quarto gioco del secondo set, non concede all’avversario neppure un break-ball in tutta la partita.

 

Djokovic rggiunge dunque Federer in una semifinale che si prospetta aperta ad ogni tipo di soluzione: Roger ha alternato prestazioni sontuose a vistosi cali di rendimento (con Simon e in parte con Robredo), Nole ha perduto per strada solo un set (con Dodig) giusto per distrazione. Nei 19 precedenti l’elvetico conduce 13-6, Roger ha vinto gli ultimi tre compreso il netto successo nella semi del recente Masters. Nole si è aggiudicato invece l’ultimo incrocio-Slam, nella stupenda semifinale dell’US Open 2010, nonché l’ultima sfida australiana, nella finale del 2008. Gli ingredienti per un match stellare ci sono tutti…!

 


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