di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Nadal e Ferrer non tradiscono. Le due “macchine da guerra” iberiche di Davis regalano alla Spagna una buona fetta della quinta insalatiera. Un Rafa “ingiocabile” distrugge Juan Monaco lasciandogli la miseria di cinque giochi. L'inossidabile Ferru piega, dopo dopo una maratona di cinque set e quattro ore abbondanti, un Juan Martin Del Potro sfavillante finché il fisico lo sostiene.
Quando lo score di un incontro di tennis recita 6-1 6-1 6-2 c'è ben poco da commentare. Se però a infliggerlo è un Rafael Nadal che solo una settimana fa sembrava in piena crisi, qualche riflessione è doverosa. Solidissimo, volitivo e “affamato” di vittoria come non mai, Rafa non dà alcuna possibilità a Juan Monaco. Per l'argentino, incapace di guadagnarsi una sola palla break in tutto il match, una manifesta inferiorità.
Primi due parziali in cui Monaco tiene solo il suo primo turno di battuta, nel terzo c'è un po più di partita. Il sudamericano regge sino al 2-2, per poi inchinarsi al primo break-ball. E' lo scambio più bello dell'incontro confronto, con i due tennisti capaci di recuperi straordinari: al termine è la volée di rovescio dell'iberico che mette la parola fine alla contesa.
Tutt'altro spettacolo e mille emozioni nel secondo match. David Ferrer si conferma imbattibile in Davis (sulla terra battuta) superando un Juan Martin Del Potro per lunghi tratti devastante come lo fu a New York nel 2009. Partenza sprint di Ferru, che breakka l'avversario nel quarto gioco. Nel settimo game Delpo ha due opportunità per rientrare nel set, ma le sciupa. Al quarto tentativo utile l'iberico conquista il gioco e, poco dopo, la frazione (6-2).
Nel secondo parziale è Palito a spezzare per primo l'equilibrio, operando il break nel quinto game. La reazione di Ferrer non tarda ad arrivare: l'iberico impatta sul 4-4. Dopo aver salvato miracolosamente un nuovo break-ball sul 5-5, Ferru deve però arrendersi nel tie-break. L'argentino lo domina 7 punti a 2. L'inerzia del match si sposta lentamente verso Delpo. Il break piazzato dallo spagnolo in apertura di terzo set è solo un fuoco di paglia: dal 3-1 Ferrer, Palito infila infatti cinque giochi consecutivi.
Il cuore dell'iberico non è sufficiente: l'argentino imperversa a suon di dritti, mentre la torcida biancazzurra infiamma gli spalti dello Stadio Olimpico. Ferrer si porta avanti di un break anche nel quarto set, complice un quarto gioco sciagurato di Del Potro, ma si fa subito raggiungere dall'avversario. Le avvisaglie che però Del Potro non è più il rullo compressore di secondo e terzo set ci sono tutte. Sul 4-3 Ferrer, Delpo salva un break-ball solo grazie ad un temerario rovescio che spolvera la riga di fondo. Due giochi più tardi Ferru conquista il set: un dritto a campo aperto in rete e un doppio fallo danno all'iberico il 6-4.
Alla soglia delle quattro ore, tutto demandato al quinto set. Tra i due è Palito il più visibilmente sofferente a livello fisico: sempre meno lucido e più in difficoltà negli spostamenti. Ferru sale 5-1, Palito recupera un break ma a festeggiare è l'iberico e tutto lo stadio Olimpico. 6-2 6-7 3-6 6-4 6-3 in 4h e 40 primi. La tenacia e la tenuta atletica di Ferrer vincono un'altra epica battaglia. Domani il doppio che potrebbe già essere decisivo.
Spagna – Argentina 2-0
(Siviglia, Stadio Olimpico – terra battuta, indoor)
R Nadal (ESP) b. J Monaco (ARG) 6-1 6-1 6-2
D Ferrer (ESP) b. J M Del Potro 6-2 6-7(2) 3-6 6-4 6-3
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