Non bastano tre match point a Roger Federer per avere ragione del ritrovato Marcos Baghdatis che in 2 ore e 22′ ha piegato il n.1 Atp…

 

di Fabio Bagatella, foto Getty Images

 

 

Proseguono le cadute eccellenti ad Indian Wells. Questa volta però il botto è davvero fragoroso perché è il leader Atp Roger Federer a dover abbandonare prematuramente il Tennis Garden. Protagonista dell’impresa il ritrovato Marcos Baghdatis capace pure di annullare tre match point. Per il resto tutto secondo pronostico con i big e le favorite del seeding avanti senza troppe preoccupazioni.

 

E’ il 24enne cipriota Marcos Baghdatis, numero 33 dell’ATP e 27a testa di serie, l’eroe della nona giornata del Bnp Paribas di Indian Wells. Suà Maestà Roger Federer (1) è costretto ad inchinarsi dopo 2 ore e 22 minuti.

Nel remake della finale dell’Australian Open 2006 vinta dallo svizzero in quattro set, il leader mondiale si aggiudica il primo set “breakkando” l’avversario nel dodicesimo gioco (7-5).

La seconda partita sembra ricalcare la prima con l’elvetico che si procura due match points sul 5-4 servizio Baghdatis. Il cipriota però innesca la quarta, infilando tre giochi consecutivi per il 7-5 conclusivo.

Nel terzo set Federer vola velocemente 4-1 ma si fa rimontare ancora una volta. Sul 6-5 per il rossocrociato, Baghdatis annulla un nuovo (il terzo) match ball: sarà il tiebreak a decretare il vincitore. Il cipriota ottiene il mini-break decisivo grazie ad un errore di rovescio dello svizzero e chiude 7-4.

 

Senza nulla togliere ai meriti di Baghdatis i 46 errori non forzati di Federer e qualche scelta azzardata nei momenti clou costituiscono una delle possibili chiavi di lettura per spiegare la sorprendente debacle dello svizzero. Bisogna addirittura tornare indietro alla finale di Roma 2006 contro Nadal per registrare un incontro perso da Roger dopo aver avuto un match point.

 

A fine partita il vincitore del Masters 1000 californiano nel triennio 2004-06 ha sintetizzato: “Non ho giocato male, ma forse ho fatto le scelte sbagliate nei momenti sbagliati”.

 

Non si deve comunque trascurare che Roger è reduce da un’infezione alla vie respiratorie che forse gli ha impedito di giungere in California al top.

 

Marcos, che nei sei precedenti scontri diretti aveva racimolato solo due set, è al settimo cielo: “Il sette è il mio numero fortunato. Non sono felice. Sono strafelice. E’ la vittoria migliore della mia carriera”. Per Marcos, che quattro anni fa era nei top ten e sta tornando faticosamente a “correre” dopo i guai fisici del biennio 2008-09, la favola californiana continua.

Suo prossimo avversario sarà l’ostico ma non impossibile iberico Tommy Robredo (18), che in poco più di un’ora liquida 6-3 6-0 l’israeliano Sela (72).

 

 

Negli altri incontri del terzo turno della parte alta del main draw maschile tutto secondo pronostico.

Robin Soderling (6) e Andy Roddick (7) impiegano poco meno di un’ora e mezza per superare i loro avversari. Lo svedese regola 7-6 (3) 6-4 lo spagnolo Feliciano Lopez (28) non concedendo neppure una palla break. lo statunitense ne lascia una a Thiemo de Bakker (73) chiudendo 6-3 6-4 nonostante i 15 aces dell’olandese.

Per Roddick, che ad Indian Wells non ha mai superato le semifinali, ottavo contro Jurgen Melzer (22) che beneficia del forfait del tedesco Simon Greul (58).

 

L’americano ha sempre battuto l’austriaco nei nove precedenti. Per Soderling ostacolo più impegnativo: Jo-Wilfried Tsonga (9). Il diesel francese esce alla distanza (6-3 al terzo) contro lo spagnolo Albert Montanes (24) ma contro Soderling, che nei due testa a testa lo ha sempre battuto abbastanza nettamente, sarà dura.

 

Se i californiani sorridono per Roddick non possono fare a meno di rammaricarsi per James Blake (52). e Michael Russell (68). Il 29 newyorkese, finalista del 2006, si arrende in tre set (4-6 6-3 3-6) ai 19 aces e alla maggior freschezza dello spagnolo Nicolas Almagro (40). Il 31enne di Detroit lotta come un leone contro Andy Murray (4) ma deve cedere 3-6 5-7 dopo aver recuperato da 2-5 nel secondo. Per lo scozzese, finalista l’anno scorso, quasi due ore di battaglia ed una vittoria più sofferta di quanto dica lo score. Negli ottavi se la vedrà proprio contro Almagro, 1-1 nei precedenti: l’iberico ha vinto sulla terra ma perso sul veloce.

 


© 2010  “Il Tennis Italiano” – Tutti i diritti riservati

 

 

Risultati terzo turno parte alta:

 

 

27 M. Baghdatis (Cyp) b. 1 R. Federer (Sui) 5-7 7-5 7-6(4)

 

9 T. Robredo (Spa) b. D. Sela (Isr) 6-3 6-0

 

22 J. Melzer (Aut) b. S. Greul (Ger) forfait

 

7 A. Roddick (USA) b. T. De Bakker (Ned) 6-3 6-4

 

4 A. Murray (Gbr) b. M. Russell (USA) 6-3 7-5

 

N. Almagro (Esp) b. J. Blake 6-4 3-6 6-3

 

9 J. Tsonga (Fra) b. A. Montanes (Esp) 4-6 6-3 6-3

 

6 R. Soderling (Swe) b. 28 F. Lopez (Esp) 7-6(3) 6-4

 

Ottavi di fianle:

 

 

27 M. Baghdatis (Cyp) – 9 T. Robredo (Esp)

 

22 J. Melzer (Aut) – 7 A. Roddick (USA)

 

4 A. Murray (Gbr) – N. Almagro (Esp)

 

9 J. Tsonga (Fra) – 6 R. Soderling (Swe)

 

29 V. Troicki (Srb) – 19 T. Berdych (Cze)

 

15 J. Isner (Usa) – 3 R. Nadal (Esp)

 

G. Garcia-Lopez (Esp) – 21 J. Monaco (Arg)

 

20 I. Ljubicic (Cro)- 2 N. Djokovic (Srb)