Sloane Stephens è la seconda più giovane tra le top 100. Serena Williams ha speso parole importanti su di lei, anche se hanno un carattere diverso. Intanto è già testimonial…
Sloane Stephens è nata a Plantation, in Florida, il 20 marzo 1993
Di Riccardo Bisti – 4 aprile 2012
Difficilmente Serena Williams spende parole dolci per le colleghe, ma per lei ha fatto un’eccezione. Però non rivede in Sloane Stephens ciò che lei era da 19enne. “E’ molto tranquilla, mentre io ero un po’ pazza. Se io avessi avuto il suo equilibrio, chissà…ad ogni modo, è una ragazza molto dolce. Penso che abbia un bel gioco e un ottimo potenziale”. La Stephens cerca di tenere i piedi per terra, anche se è la seconda più giovane tra le top 100 (l’ungherese Timea Babos è nata un paio di mesi dopo di lei). Non sarà facile restare concentrata sul tennis. Dopo il buon terzo turno a Miami, che le ha consentito di raggiungere il best ranking (n. 75 WTA), si è presa una pausa per lanciare i nuovi prodotti Bengay, pomate antidolorifiche di cui è diventata testimonial. Una piccola distrazione che ha pagato al torneo WTA di Charleston, in cui ha perso al primo turno contro la connazionale Jamie Hampton. Popolarità e distrazioni sembrano essere il maggiore pericolo per una ragazza che si è fatta conoscere anche in Italia, quando un paio d’anni fa ha vinto il Trofeo Bonfiglio e qualcuno l’aveva già definita “la nuova Serena Williams”. La Stephens, tuttavia, sembra essere più matura della sua età, anche se i suoi 19 anni emergono quando confida che uno dei suoi obiettivi principali è raggiungere i 30.000 “followers” su Twitter. Ma è l'unico obiettivo legato a un numero. La classifica WTA le interessa il giusto. “Sinceramente non so neanche come funziona. L’unica cosa che mi interessa è stare bene ed essere felice”. Chissà se tra qualche anno avrà cambiato idea. Nell’attesa, facciamo un giro nel piccolo mondo di Sloane.
GLI AMICI
E’ una ragazza allegra, che sembra trovarsi a suo agio sia nella suite di un hotel a 5 stelle che nel sottoscala di casa. Eppure c’è un posto che ancora non digerisce: lo spogliatoio delle donne. Se n’è accorta intorno ai 15 anni di età. “Ho la fobia dei germi e tutte parlano, discutono e si abbracciano senza vestiti. Per me è stato un trauma!”. Al di là di questo, ha diverse amiche nel tour. Prima di tutte viene la britannica Heather Watson, poi ci sono le connazionali e (quasi) coetanee: la McHale, la Oudin, la stessa Hampton. I rapporti, tuttavia, sono soprattutto professionali. Difficilmente va a pranzo o cena con le colleghe, a differenza di quanto accade nel circuito ATP. “I ragazzi giocano alla morte sul campo da tennis, poi escono insieme. Hanno una visione totalmente diversa della competizione”
I RAGAZZI
Per adesso non ci sono fidanzati all’orizzonte. “I ragazzi della mia età…sono pazzi! Non vale la pena perderci tempo”. Va in imbarazzo quando le si chiede chi sono i più carini del circuito ATP, ma alla fine qualche nome esce fuori. “I miei preferiti sono Gael Monfils e Fernando Verdasco. Al Players Party di Indian Wells ho un po’ ballato con Monfils, è stato molto divertente. A Miami, invece, Verdasco si allenava nel campo accanto al mio, mi ha vista e ha mandato dei baci in mia direzione. Ehi, stava solo scherzando! Ha una fidanzata e io non sono certo una rovinafamiglie!”
LA WTA
“Il tennis femminile sta vivendo un momento strano. Non c’è nulla di positivo in questo momento”. Le uniche parole dolci arrivano per Victoria Azarenka, attuale numero 1 del mondo. “Amo Vika. Potete dirmi qualsiasi cosa di lei, anche che succhia le dita dei piedi, ma continuerei ad apprezzarla. Con me è sempre stata gentile sin dal primo momento. Spesso discute con mia madre…in tanti dicono di odiarla, sinceramente non capisco il perché”. La stima, ovviamente, è estesa anche alle sorelle Williams. “Sono dolci e sono sempre gentili nei miei confronti. Serena abita a un paio di isolati da me a Los Angeles. Parliamo spesso”. Le due sono anche state compagne di Fed Cup lo scorso febbraio, quando gli Stati Uniti hanno battuto la Bielorussia. Hanno trascorso un po’ di tempo a giocare a Taboo. “Non vogliono perdere mai, neanche ai giochi da tavolo!”. La Stephens condivide lo spirito competitivo, ma non è d’accordo con la fissa di Serena Williams, vera e propria patita dello shopping online. “Per carità! Non ho mai speso più di 100 dollari in una volta sola con la mia carta di credito”. Sloane teme il giorno in cui i soldi diventeranno un fattore. In realtà è rimasta colpita dallo sfogo di una collega, che negli spogliatoi era disperata perché non riusciva a pagare l’affitto. E qui sono emerse tutte le sue insicurezze. “Oh mio Dio, voglio uscire il più tardi possibile da casa di mia madre…non so nemmeno pagare le bollette!”. Dal modo in cui sta andando la sua carriera, tuttavia, non dovrebbe avere il problema dell’affitto. Prendersi una casa tutta sua, invece, potrebbe essere una buona idea. Ma crescerà anche in questo.
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