L'ex coach francese Regis de Camaret è finito sotto processo giovedì scorso con l'accusa di abusi sessuali, che avrebbe perpetrato quando era direttore di un'Accademia a Saint-Tropez. Lo ha riferito l'agenzia di stampa SIPA. La vicenda di de Camaret è diventata pubblica nel 2005, quando l'ex giocatrice Isabelle Demongeot scrisse un libro in cui ha descritto anni di sofferenze. Da allora, molte donne hanno accusato l'oggi 70enne di averle violentate, o comunque di aver sfruttato la sua posizione dominante negli anni 80 e 90. Per diversi casi la vicenda è caduta in prescrizione, tranne che per due ex giocatrici che oggi hanno 36 anni. I due casi sono finiti sotto processo giovedì scorso presso il tribunale di Lione: si parla di stupro e tentato stupro. Regis de Camaret, già coach di Nathalie Tauziat, rischia fino a 20 di carcere. A suo tempo, il coach disse che nella sua accademia il clima era "favorevole" ai flirt e che era stato coinvolto in alcuni "giochi amorosi" con le due accusatrici.  Della vicenda De Camaret si era occupato, già tre anni fa, il nostro Federico Ferrero. A questo indirizzo potete trovare l'articolo in cui scrisse della vicenda per conto de "L'Unità".. Lo ha riferito l'agenzia di stampa SIPA. La vicenda di de Camaret è diventata pubblica nel 2005, quando l'ex giocatrice Isabelle Demongeot scrisse un libro in cui ha descritto anni di sofferenze. Da allora, molte donne hanno accusato l'oggi 70enne di averle violentate, o comunque di aver sfruttato la sua posizione dominante negli anni 80 e 90. Per diversi casi la vicenda è caduta in prescrizione, tranne che per due ex giocatrici che oggi hanno 36 anni. I due casi sono finiti sotto processo giovedì scorso presso il tribunale di Lione: si parla di stupro e tentato stupro. Regis de Camaret, già coach di Nathalie Tauziat, rischia fino a 20 di carcere. A suo tempo, il coach disse che nella sua accademia il clima era "favorevole" ai flirt e che era stato coinvolto in alcuni "giochi amorosi" con le due accusatrici.  Della vicenda De Camaret si era occupato, già tre anni fa, il nostro Federico Ferrero. A questo indirizzo potete trovare l'articolo in cui scrisse della vicenda per conto de "L'Unità".