STRING PROJECT MAGIC

Corda di ultima generazione, realizzata con sette materiali diversi e solo un 30% di poliestere: una scelta che la rende particolarmente morbida e confortevole.Per ulteriori informazione visitare il sito www.stringproject.it.

A cura dell'ingegner Gabriele Medri

La String Project Magic, calibro 1.30, è un monofilamento in miscela di poliestere-butile di ultimissima generazione. Rappresenta l'espressione di quella che può essere definita la terza generazione dei monofilamenti, ovvero quella che prevede la realizzazione di filamenti in poliestere con alte percentuali di materiali elastici dalle spiccate doti di resilienza ed elasticità. Dalle analisi condotte per mezzo del Pro-t-One String-Lab è possibile ricavare valori di rigidità crescenti con l'aumentare del carico applicato, caratteristica che mette in evidenza una corda dalla doppia personalità: morbida e gentile a basse tensioni, reattiva e mediamente rigida quando la tensione sale sopra i 23 kg. Il comportamento del diagramma lascia intravedere il comportamento tipico delle corde con presenza di poliammide e butile, che allo stesso modo dei synt-gut e dei multifilamenti, modificano le proprie caratteristiche con il variare del carico. In termini di prestazioni la String Project Magic mostra ottime doti di potenza, pur con il dovuto equilibrio con le qualità di controllo. Più che discreta la tenuta di tensione sia in termini di tenuta statica (a racchetta ferma) sia dinamici, ovvero con il passare delle ore di gioco. Le tensioni consigliate sono medio-basse: meglio non superare i 22 kg per godere appieno delle doti di comfort e protezione del braccio, evidenziate dalla combinazione fra rigidezza dinamica e rigidezza statica. In questi termini la String Project Magic rappresenta un ottimo monofilamento per tutti coloro che vogliono giocare con un poliestere limitando però l'affaticamento delle articolazioni e della catena tendineo muscolare anche su racchette di tipo leggero e medio-leggero. Molto interessante il picco di resilienza che mette in evidenza una reattività di riferimento assoluto per una corda monofilamento, ovvero una corda con un'uscita di palla vivace e molto reattiva. Questa String Project Magic è dunque un monofilamento estremamente interessante che si inserisce nella (vasta) gamma di poliesteri in modo intelligente, puntando su di un prodotto innovativo e che si differenzia da molti altri per l'elevata qualità progettuale e la spiccata personalità in fase di gioco. Si tratta di un'ottima soluzione per un pubblico decisamente trasversale che può passare dal giovane (soprattutto agonista, se parliamo di under 14) in fase di evoluzione che utilizza ancora una racchetta sotto i 300 grammi, a quello più formato che vuole stemperare la natura severa e rigida di alcuni telai tubolari moderni. Inoltre, resta una soluzione assolutamente proponibile anche per il pubblico adulto amante del monofilamento. Fra i vari calibri disponibili, quello che si lascia preferire è l'1.30, sempre a tensioni basse, in grado di esaltare la natura e le attitudini naturale dei materiali costruttivi della corda.

ON COURT
Quando si parla di monofilamenti, bisogna fare attenzione ad alcune caratteristiche e situazioni. Essendo corde piuttosto rigide e che tendono a essere molto performanti appena montate, con grande possibilità di imprimere spin alla palla, ma che perdono velocemente le loro peculiarità, le prime qualità che colpiscono nella Magic 1.30 sono la morbidezza e il comfort all'impatto, caratteristiche non esattamente scontate in un monofilo. La palla esce rapida (infatti si trova subito un buon feeling e profondità nei colpi) ma si avverte una viva sensibilità anche quando si usano le rotazioni o i colpi di tocco. Insomma, sensibilità (quasi) da multifilo, aggressività e rotazioni classiche del mono, senza troppi rischi di eccessivi shock da impatto, se il braccio è comunque ben allenato. Resta, come tutti i monofili, una corda destinata ad un pubblico agonista, o comunque dotato di un braccio capace di spingere. Va inoltre sottolineata la tenuta di tensione, perfino sorprendente per questo genere di armeggi: i dati di laboratorio del Pro-t-One String Lab sono evidenti, confermati da quelli dell'ERT 3000 e dalle sensazioni di gioco. Ideale resta comunque partire da tensioni basse, anche sotto i 20 kg, e senza mai andare oltre i 22 kg.

MONOFILAMENTO
Costruite generalmente in poliestere (e più raramente in nylon), in un mondo (del tennis) perfetto, non avrebbero una diffusione così planetaria. Invece, siccome è la tipologia di corda più amata dai professionisti, ormai ha conquistato una bella fetta del mercato globale, nonostante siano armeggi rigidi che offrono gran controllo e resistenza ma che necessitano di un braccio forte e allenato, altrimenti vibrazioni e shock da impatto possono procurare danni. Va tenuto presente che generalmente si tratta di corde che tendono a perdere rapidamente e in maniera costante le loro peculiarità: i professionisti le cambiano dopo ogni match o allenamento (qualcuno anche a ogni cambio palle, quindi ogni nove game), un lusso che difficilmente un giocatore di club può permettersi. Se però riuscite a gestirle, allora potrete picchiare a vostro piacimento, ricevendo in cambio controllo, rotazioni e angolazioni impressionanti. Inutile salire troppo con la tensione (21-22 kg è una media accettabile) per non irrigidire eccessivamente il piatto corde.

Per ulteriori informazione visitare il sito www.stringproject.it
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