I casi di doping degli sportivi generano sempre malcontento fra i colleghi. Sono ovviamente tutti concordi sul “chi sbaglia paga”, e buona parte dei tennisti proporrebbe addirittura la radiazione alla prima positività. Ma quando ci sono in ballo i nomi, tanti si celano dietro dichiarazioni di facciata e sono in pochi a dire veramente come la pensano. L’ha fatto Sam Stosur sul caso Sharapova: nel corso del WTA di Hong Kong le hanno chiesto la sua sull’argomento, e la vincitrice dello Us Open 2011 non le ha mandate a dire alla collega russa, dicendosi sorpresa per la decisione del TAS di ridurle la squalifica, dai 24 mesi iniziali a 15 stabiliti la scorsa settimana a Losanna. Secondo l’australiana, la mancata conoscenza delle regole non dovrebbe valere come scusante. “Non capisco come si possa fornire una scusa simile e farla franca”. Si potrebbe discutere sul concetto di “farla franca”, visto che la russa è stata comunque fermata per 15 mesi, ma secondo la Stosur tutto ciò che è ruotato attorno alla squalifica, compresa la grande risonanza mediatica riscossa dal caso, non è stata affatto una bella pagina per il tennis. “È veramente un pessimo precedente per gli sportivi. Uno può commettere un fatto e alzare le braccia e dire che non è colpa sua”. A giudicare dalla foto postate sui social, nell’ultimo periodo la Sharapova ha intensificato gli allenamenti, anche se rientrerà fra oltre sei mesi. Dovrebbe farlo la prima settimana di maggio, e secondo le parole della Stosur troverà uno spogliatoio particolarmente ostile. “Ho parlato con alcune persone e più o meno la pensiamo tutte allo stesso modo. Non credo che la Sharapova riceverà particolare appoggio della altre giocatrici”. Tuttavia, visto che la russa non ha mai fatto nulla per farsi voler bene dalle colleghe, qualche sguardo poco felice sarà l’ultimo dei suoi problemi.
“Le giocatrici non appoggeranno la Sharapova”
Sam Stosur senza peli sulla lingua sul caso doping di Maria Sharapova. “Un brutto precedente per gli sportivi: troppo facile farla franca dando la colpa ad altri. Ho parlato con qualche altra giocatrice e più o meno la pensiamo tutte allo stesso modo”.