Primo titolo stagionale per Gael che ha regolato nell’ultimo atto Nieminen per 7-5 3-6 6-2. Ancora una flebile speranza per il Master…

di Giorgio Spalluto 

 

Leconte sì, Leconte no. Chissà che a sciogliere questo dubbio amletico non contribuisca l’ottima campagna scandinava di Gaël Monfils. A Stoccolma il tennista francese, reduce dalla separazione con il coach australiano Roger Rasheed, è riuscito finalmente a cancellare il numero zero dalla casella dei tornei vinti in questo suo scialbo 2011, diventando il primo transalpino ad aggiudicarsi gli Stockholm Open dal 1982, quando a trionfare era stato proprio Henri Leconte.

 

A inizio mese era stato il quotidiano francese L'Equipe a lanciare la notizia bomba sull’imminente connubio tra il parigino e Henri Leconte. Era stato proprio quest’ultimo a dichiarare che avrebbe cominciato a seguire il suo giovane connazionale, collaborando con il suo attuale coach Patrick Chamagne, già a partire dal torneo di Stoccolma o di Valencia, per poi continuare a Bercy. Il finalista del Roland Garros del 1988, invece, a Stoccolma non c'era. Se ne riparlerà quando la stagione sarà terminata, una stagione che, fino a prima di questa settimana, vedeva Monfils unico giocatore tra i Top 15 a non aver ancora vinto un torneo.

 

In Svezia Monfils ha approfittato di un cast non di primissimo ordine per tornare a sollevare un trofeo, esattamente dodici mesi dopo l’ultima affermazione ottenuta in quel di Montpellier, un successo che avrebbe fatto da preludio alla splendida finale colta a Parigi Bercy.

 

Dopo aver sofferto, non poco, contro Bernard Tomic e Kevin Anderson, e rimontato in semifinale un Milos Raonic lanciatissimo verso la finale sul punteggio di 7-6 4-2, il numero uno del seeding ha regolato nell’ultimo atto il finlandese Jarkko Nieminen, a sua volta reduce da una dura battaglia (7-6 5-7 6-2) su James Blake. Per il tennista scandinavo, quella odierna era la terza finale a Stoccolma dopo quelle perse nel 2001 (in 5 set contro Schalken) e nel 2006, quando fu sconfitto contro James Blake.

 

La terza sconfitta in terra di Svezia, la nona su 10 finali disputate in carriera, è giunta al termine di un match molto combattuto che ha visto “Lamonf” imporsi alla distanza, con il punteggio di 7-5 3-6 6-2. La tenacia e l'aggressività di Nieminen hanno dovuto soccombere alla maggiore freschezza fisica del suo avversario, parsa evidente nel terzo parziale. A decidere il set è stato il break nel quarto gioco in cui Monfils ha messo a segno un lob vincente, uno splendido passante di rovescio e una volée di dritto a conclusione di uno scambio spettacolare.

 

Per Monfils, vincitore del quarto titolo in carriera, resta ancora viva una flebile speranza di partecipare al Master di Londra. Con questo successo, infatti, sale al numero 14 della Race, la classifica che considera i soli punti conquistati nel 2011. Per acciuffare uno degli ultimi ticket per Londra, dovrà superarsi nella sua “Ville Lumiere” che gli ha regalato le maggiori soddisfazioni a livello Masters 1000, con le due finali colte nelle ultime due edizioni. E chissà che il Palais Omnisports di Paris-Bercy non sia il luogo giusto per siglare il matrimonio con il suo promesso “sposo” Henry Leconte.

 


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