Radek, per il secondo anno consecutivo, regala la prestigiosa insalatiera ai suoi vincendo la quinta e decisiva partita. Netto 6-3 6-1 6-1 a Lajovic… di PIERLUIGI VILLA
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di Pierluigi Villa – foto Getty Images

 

C'è un clima incredibile alla Belgrade Arena, una bolgia infiammata poco prima, dalla vittoria in tre set di Novak Djokovic sul ceco Thomas Berdych, che porta al pareggio il conto delle partite vinte dalle due nazionali. Ora tutto si decide con il quinto e decisivo match che vede sfidarsi il giovane Dusan Lajovic 117 ATP contro il 35enne Radek Stepanek.

 

L'ultimo game tra Stepanek e Lajovic: la Davis 2013 ancora alla Repubblica Ceca


Il ceco parte con i favori del pronostico per via della sua migliore classifica ATP (44) ma anche per la maggiore esperienza in questo genere di partite.
I serbi sperano nell'effetto Davis dove spesso i valori reali tra i giocatori vengono appianati se non addirittura ribaltati, anche grazie alla spinta dei tantissimi tifosi sugli spalti, che si sono dimostrati negli incontri precedenti un'arma in più nelle corde serbe. Il primo gioco sembra dar ragione ai padroni di casa, Stepanek, al servizio, commette un doppio fallo e sbaglia una volee piuttosto facile per lui, due errori che lo costringono a cedere il servizio. Partenza che scalda, se possibile, ancora di più la Belgrade Arena e aiuta Lajovic che inizia scambiando bene da fondo campo e che sembra aver il giusto ritmo per rendere le cose difficili a Radek.


Ma la tensione è palpabile e la poca esperienza del giovane serbo si fa subito sentire, dopo due bei passanti incappa in tre errori gratuiti che riportano subito in parità il conto dei giochi del primo set. Ora Stepanek sembra stia entrando in partita, interpretando in maniera perfetta la chiave tattica. Tiene il servizio e mette in difficoltà l'avversario attaccandolo sempre sul suo colpo meno sicuro: il dritto. Tattica che da i suoi frutti nel quarto gioco, vinto dal ceco dopo ben 14 punti giocati.
Con un break di vantaggio e la consapevolezza di essere il giocatore più forte in campo Stepanek inizia ad imporre il suo gioco, andando a prendersi il punto a rete, deliziando il pubblico con volee di altri tempi, oppure limitandosi ad aspettare l'errore dell'avversario, che puntualmente arriva.
Il primo set lo vince per 6 giochi a 3 e di fatto chiude i giochi.


Lajovic è in palese difficoltà, sente il peso della responsabilità e allo stesso tempo viene “irriso” dal più concreto Stepanek, che affonda ogni qualvolta gli è possibile il coltello nel gioco del serbo. La discontinuità messa in mostra venerdì contro Berdych oggi è palese a tutti e sotto 3 a 0 nel secondo set, non da vie di scampo al padrone di casa. In 32 minuti è archiviato anche il secondo set per 6 a 1, i cechi ormai pregustano lo storico bis, e per farlo non devono aspettare tanto.


Il terzo e decisivo set è la fotocopia del secondo, l'incolpevole Lajovic fa di tutto per rendere meno dolorosa la sconfitta che ormai vede vicina, ma Stepanek è implacabile e nemmeno il tentativo di disturbo del pubblico presente, spesso al limite della correttezza, riesce a distoglierlo dal suo obiettivo finale. Con un secco 6 – 1 Radek Stepanek si conferma “Uomo Davis” per il secondo anno consecutivo, entrando di fatto nella storia di questo torneo e regalando alla Repubblica Ceca uno strepitoso bis. L'ultima nazione ad esservi riuscita era stata la Spagna nel biennio 2008/2009.