Il ceco dà spettacolo sul Campo Chatrier, mostrando un tennis unico nel suo genere. Va avanti di due set con il n.2 del tabellone, viene “salvato” dall’oscurità e poi arriva a un soffio dal successo. Murray la spunta 7-5 al quinto, ma è Stepanek a prendersi l’ovazione del pubblico.

Soltanto i prossimi turni ci diranno se un esordio così complicato ha fatto il bene di Andy Murray. In un match durato due giorni e colmo di tensione, lo scozzese è riuscito a prevalere su uno strepitoso Radek Stepanek con il punteggio di 3-6 3-6 6-0 6-3 7-5. Il ceco, 38 anni compiuti, ha confermato le belle sensazioni mostrate nelle ultime settimane. Nonostante l’età, continua a giocare con il medesimo impegno sia il singolare che il doppio. Ed è proprio in singolare che sta facendo buone cose, passando spesso e volentieri le qualificazioni. Lo aveva fatto in Australia, gli è riuscito anche a Parigi. E al Roland Garros, come a Madrid, il sorteggio gli ha riservato Andy Murray, testa di serie numero 2 e forse il più in forma del momento. Per questa ragione, il match-monstre di Radek va sottolineato. Anche le sorte aveva deciso di dargli una mano, sospendendo il match per oscurità nel cuore del quarto set, nel freddo di lunedì sera. I due sono tornati in campo all’ora di pranzo di martedì, ma il clima era lo stesso: freddo, molto freddo. A Parigi si superano a stento i dieci gradi e bisogna gironzolare con felpa e giubbotto. Abbigliamenti più arditi non sono tollerati. Non solo era tollerato, ma ben gradito lo stile di gioco di Stepanek. Il suo tennis old-style, formato negli anni 80 da papà Vlastimil, con un racchetta di metallo simile alla T2000 di Jimmy Connors (di quelle che erano prodotte soltanto nell’est europeo), ha mandato ai matti Murray. Sul ritmo non andava quasi mai in difficoltà e i suoi colpi piatti impedivano a Murray di spingere come ha fatto nelle ultime settimane. Appena ne aveva la possibilità si buttava a rete e chiudeva con soluzioni spettacolari. Piano piano, coach Marek Vsetikec (che ha preso il posto di Petr Korda) e i genitori (c’era anche mamma Hana) in tribuna hanno iniziato a crederci. Papà, colui che l’ha iniziato al tennis, era quasi commosso.


Dopo due set di delirio tennistico, Murray ha approfittato del calo fisiologico di Stepanek. Sapeva, il ceco, che il match non sarebbe finito entro lunedì sera. Allora ha provato a tenere duro nel quarto, cercando di contenere la rabbia dello scozzese, che quasi schizzava fuori dalla sua maglietta Under Armour. Sul 4-2 per Murray, li hanno mandati sotto la doccia. Era la situazione ideale per Stepanek: poteva riposarsi, ordinare le idee ed eventualmente giocarsi un set secco. E’ andata proprio così: Murray ha intascato il quarto set senza colpo ferire, poi il quinto è stato spettacolo puro. La gente si è divertita da matti, Stepanek ha fatto match di testa fino al 5-4, impreziosendo il set con punti di alta scuola, discese a rete, slice radenti che costringevano Murray a giocare fuori dalla comfort zone. Uno spettacolo che però non ha avuto il lieto fine, almeno per chi ama un certo tipo di tennis. Ma la gente ha apprezzato ugualmente, tributando a Stepanek una bella ovazione: lui avrebbe preferito salutare la gente con la mossa del “verme”, ma stavolta si è limitato a un saluto, quasi commosso. L’eliminazione di Murray sarebbe stata un terremoto per il torneo. Con Djokovic e Nadal nella parte alta e l’assenza di Federer, la parte bassa si sarebbe aperta a qualsiasi soluzione, con il solo Stan Wawrinka come testa di serie “nobile”. Invece Murray, digrignando a volontà e lottando su ogni palla, è rimasto in piedi e adesso avrà un secondo turno di routine contro la wild card francese Mathias Borgue. Potrebbe avere nuove problematiche al terzo round contro Ivo Karlovic, ma l’esperienza-incubo del primo turno gli avrà insegnato – una volta di più – che bisogna fare un passo alla volta.

ROLAND GARROS 2016 – Primo Turno
Andy Murray (GBR) b. Radek Stepanek (CZE) 3-6 3-6 6-0 6-3 7-5