Semifinali stellari al torneo 500 di Dubai, così forte grazie ai “petrodollari” e a tre milioni e mezzo di “garanzie”. Vedremo Djokovic-Murray e Federer-Del Potro.
Novak Djokovic è il campione in carica al torneo ATP di Dubai

Di Riccardo Bisti – 1 marzo 2012

 
Grande qualità al torneo ATP di Dubai (1.700.475$, cemento). Ci fosse stato anche Nadal, probabilmente avremmo avuto in semifinale i primi quattro del mondo. Ma anche così non ci si può lamentare. E pensare che si tratta di un semplice torneo “500”, che nella gerarchia tennistica viene dopo gli Slam e i Masters 1000. Ma i petrodollari sono un’arma potentissima. Nel primo quarto di finale di giovedì (il torneo terminerà sabato), Andy Murray ha superato Tomas Berdych con il punteggio di 6-3 7-5. E’ una vittoria significativa per lo scozzese, che al primo turno non era piaciuto contro Michael Berrer. Murray era sotto 3-1 negli scontri diretti, ma è sceso in campo convinto e si è aggiudicato piuttosto agevolmente il primo set. Più equilibrio nel secondo, in cui il break decisivo è arrivato all’undicesimo game. Murray si è portato 40-0, ma ha rischiato di farsi trascinare al tie-break. “Di solito non ho problemi quando devo chiudere un match – ha detto Murray – ho tirato tre buoni servizi per andare 40-0, ma poi non ho più tenuto in campo la prima di servizio e lui ha giocato dei buoni colpi. E sul 40-40 pensi: ‘Oddio, ho sciupato tre matchpoint’”. Berdych ha avuto una palla break, cancellata da un servizio vincente di Murray che inizialmente era stato chiamato fuori ma è risultato buono dopo la verifica elettronica. Mohammed Lahyani ha dato il punto a Murray perché – a suo dire – Berdych aveva già risposto. Il ceco non l’ha presa troppo bene. “Provi a rimanere concentrato, ma un episodio del genere sa certamente distrarti”.
 
Come detto, Murray se la vedrà con Novak Djokovic. Il numero 1 del mondo, fresco di copertina su GQ, ha superato in due set Janko Tipsarevic. “Sarà una grande sfida, come sempre quando incontri un top-player – ha detto Murray – Prima di Indian Wells e Miami sarebbe buono capire su cosa ho bisogno di lavorare. In Australia abbiamo avuto un grande match, e ovviamente spero di ribaltare il risultato”. Dopo aver vinto facilmente il primo set, Djokovic ha sofferto parecchio nel secondo, in cui è stato costretto al tie-break e ha dovuto fronteggiare un setpoint. Ma Tipsarevic ha deciso di “suicidarsi” commettendo un doppio fallo (ne aveva già tirato uno sul 4-3), poi un dritto out (di Janko) e uno vincente (di Novak) hanno chiuso la pratica in favore del numero 1 del mondo, che dunque prosegue nella sua striscia vincente.
 
Nella parte bassa del tabellone, Roger Federer è approdato in semifinale grazie al buon successo su Mikhail Youzhny. Lo svizzero si è imposto con il punteggio di 6-3 6-4, cogliendo la dodicesima vittoria consecutiva contro Youzhny. Federer ha servito molto bene ed ha spesso cercato la via della rete. Un break per set è stato sufficiente per chiudere la pratica. In semifinale se la vedrà con Juan Martin Del Potro, abile a superare Jo Wilfried Tsonga per la seconda volta in cinque giorni. L'argentino si è imposto con il punteggio di 7-6 6-2. Dopo aver dominato il tie-break del primo set, ha preso il largo nel secondo e ha battuto il francese per la quinta volta su sei scontri diretti. "Che bello essere in semifinale con campioni come Djokovic, Murray e Federer – ha detto Del Potro – fino ad ora per me è una grande stagione". Del Potro ha battuto Federer nel match più importante, la finale dello Us Open 2009, ma ci ha perso nove volte su undici, l'ultima due settimane fa a Rotterdam. "Ogni partita è diversa, cercherò di trovare una strada per batterlo. E' un avversario molto difficile per me perchè usa lo slice, tira tante palle corte…e poi è uno dei più forti della storia".
 
Il torneo ATP di Dubai è in grado di attirare gran parte dei migliori tennisti del mondo. L’edizione del 2012 è sfavillante: in campo otto top 10 (mancano solo Nadal e Ferrer), con tutti i migliori puntualmente giunti in semifinale. Non è andata così bene al torneo femminile: nonostante Dubai Duty Free sia uno degli sponsor della WTA, il torneo ha perso lo status di “Premier 5” (i cinque più importanti dopo i Mandatory) in favore di Doha. Da qualche anno le cose sono migliorate anche sul piano della presenza di pubblico, soprattutto in virtù di un flusso turistico sempre maggiore. E’ però un peccato che ci sia pochissimo pubblico locale, soprattutto ragazze. Va un po’ meglio con il torneo maschile, ma renderlo un profitto sarà molto difficile anche perché gli organizzatori spendono qualcosa come tre milioni e mezzo di “garanzie” per assicurarsi la presenza dei più forti. Il paragone con gli altri tornei della settimana è impietoso. Mentre a Dubai ci sono quattro dei primi cinque del mondo, a Delray Beach il seeding comprendeva John Isner, Marin Cilic, Viktor Troicki ed Andy Roddick. Un campo di partecipazione appena discreto. Eppure, se in Florida dovessero arrivare i primi 4, il campo centrale non sarebbe in grado di contenere le richieste del pubblico. Ma i soldi contano di più, soprattutto di questi tempi.