E’ terminata l’avventura di Camila Giorgi al torneo WTA di New Haven, ultima tappa di preparazione allo Us Open. Costretta a giocare le qualificazioni a causa di una classifica scesa al numero 66, Camila aveva perso al turno decisivo del tabellone cadetto per mano della greca Maria Sakkari. Tuttavia, il torneo ha fatto registrare un numero record di ritiri a tabellone già compilato (addirittura sei), così è stata ripescata come lucky loser. Il colpo di fortuna non è bastato ed è arrivata una sconfitta piuttosto netta contro Elena Vesnina, numero 20 WTA e autrice di una splendida stagione (è stata semifinalista a Wimbledon). Certo, il 6-1 6-4 è stato piuttosto netto: la russa ha gestito la situazione fino al 6-1 5-2, poi è arrivato il colpo di coda della Giorgi. Il match avrebbe ancora potuto girare, ma sul 5-4 e 30-30 Camila ha commesso l’undicesimo doppio fallo e ha consegnato il match alla Vesnina. Peccato, perché i tornei pre-Slam possono anche essere terra di caccia e punti importanti.
Lo sa bene proprio la Giorgi, che due anni fa giocò un bellissimo torneo proprio a New Haven, battendo una dopo l’altra CoCo Vandeweghe, Garbine Muguruza e Caroline Wozniacki prima di arrendersi, in semifinale, a Magdalena Rybarikova. La stagione offrirà ancora eventi importanti negli ultimi due mesi (soprattutto i tornei asiatici), ma l’imminente Us Open sarà la chance più importante per rimettere in piedi un 2016 che non ha dato troppe soddisfazioni. Basti pensare che l’anno scorso si presentò allo Us Open da numero 36 WTA, mentre quest’anno ci arriverà fuori dalle prime 60. La speranza è che l’assenza di pressione le possa consentire di giocare un bel torneo a Flushing Meadows. Fu proprio allo Us Open, in effetti, che trovò la popolarità nel 2013, quando batté la Wozniacki in un’entusiasmante sessione serale sull’Arthur Ashe.
Stavolta New Haven non porta fortuna alla Giorgi
Nona sconfitta stagionale al primo turno per Camila Giorgi: all’ombra della Yale University, Elena Vesnina si impone col punteggio di 6-1 6-4. Non è il miglior viatico per lo Us Open, dove si presenterà con un ranking inferiore rispetto all’anno scorso. Chissà che nel momento meno atteso non possa infilare una zampata…