Per fortuna Roberta Vinci ha 33 anni ed è nella parte finale della carriera. Non sappiamo se il 2016 sarà il suo ultimo anno, forse non lo sa nemmeno lei, ma si trova nelle condizioni ideali per non diventare matta a causa di un risultato negativo. Per fortuna. Altrimenti, con lo Us Open in arrivo tra un mese esatto e una forma tecnica e fisica che non arriva, ci sarebbe da preoccuparsi per quei 1.400 punti in scadenza che ancora oggi sono la base del suo ranking. Salvo miracoli, molto difficilmente ripeterà la clamorosa finale dell’anno scorso. Sensazioni confermate dalla sconfitta negli ottavi alla Rogers Cup di Toronto, dove ha perso dalla giovane russa Daria Kasatkina, 14 anni più giovane di lei. Ciò che spiace, analizzando il 7-5 6-3 che ha spinto la russa nei quarti, è che Roberta ha giocato una discreta partita ma non ha quasi mai dato l’impressione di poterla girare. Dopo le schermaglie iniziali, il tennis geometrico della Kasatkina – meno bello ma più fresco di quello della Vinci – ha preso il sopravvento. Per due volte la russa è andata avanti di un break (4-2 e poi 5-3), e per due volte la Vinci l’ha riacchiappata. Avesse vinto il primo set, chissà.
Ma è girato tutto storto nel dodicesimo game, quando le hanno chiamato un fallo di piede sul 15-30, dove peraltro aveva tirato un servizio vincente. Un brutto dritto in rete metteva fine al set: sullo slancio, la Kasatkina prendeva un break anche nel secondo e non lo mollava più. Anzi, sul 4-1 ha avuto tre chance per rendere il punteggio ancora più severo. Senza mai perdere il giusto atteggiamento, la Vinci teneva il turno di battuta ma davanti a sé ha trovato una giocatrice molto solida sul piano mentale. Non è un caso che ad appena 19 anni abbia già raggiunto il terzo turno negli ultimi quattro Slam, peraltro sfiorando gli ottavi sia a Parigi che a Wimbledon (sconfitte al fotofinish, entrambe 10-8 al terzo contro Kiki Bertens e Venus Williams). Il paragone con il match di 24 ore prima contro la Giorgi è inevitabile: contro Camila, la Vinci aveva sempre l’impressione di avere una chance, di potercela fare. Stavolta la Kasatkina non ha concesso nulla e si è presa un bel match contro Angelique Kerber, uscita da una dura battaglia contro Elina Svitolina. Il suo tennis non sarà così spettacolare, ma è davvero concreto.
Daria Kasatkina (RUS) b. Roberta Vinci (ITA) 7-5 6-3