di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

Diamo un’occhiata a quelli che sono stati i match più brevi del 2009. Come è facile intuire, questi corrispondono ad altrettante stese ai danni di giocatori protagonisti, il più delle volte, di fugaci apparizioni nel circuito maggiore. E’ il caso del veterano di lungo corso Vincent Spadea, incapace di racimolare neanche un game nel suo ultimo match Atp del 2009 contro Kendrick, in quel di Los Angeles. E’ questa la partita più breve del 2009, con soli 36 minuti di gioco.

Quello di Los Angeles non è il match dall’andamento più veloce, in funzione dei giochi disputati. Dividendo infatti, la durata di ogni incontro per il numero di games per cui si è giocato, si possono ricavare i match dal ritmo più serrato. Non è un caso che in 2 dei primi 5 match, figuri il nome di James Blake, probabilmente il tennista più veloce in assoluto a riprendere il gioco.

Spadea è anche il giocatore ad essere rimasto meno tempo in campo, tra quelli che hanno disputato almeno 10 partite a livello Atp. La durata media dei suoi incontri è stata di 1 ora e 15 minuti. Nettamente distaccati gli inseguitori, guidati da Benjamin Becker in campo, in media, poco meno di un’ora e mezza.

L’ultimo dato ci dice quali sono i giocatori i 10 giocatori che in media hanno impiegato meno tempo a ultimare ogni game. In testa sempre lui, Vincent Spadea, davanti al bombardiere aussie Chris Guccione, che insieme a Querrey (4°) e Karlovic (9°), rappresenta uno di quei giocatori ingiocabili al servizio, i cui turni di battuta possono durare anche solo un minuto  

*= match giocati