La libidine per il successo a Miami ha lasciato un retrogusto amaro a tutti i tifosi italiani di Roger Federer, quelli che sperano (speravano?) di vederlo in campo a Roma. Sembra proprio che gli Internazionali BNL d'Italia, così come gli altri tornei di avvicinamento al Roland Garros, non rientrino nei piani del campione svizzero. Federer ne ha parlato nella conferenza stampa post-successo a Key Biscayne. Per rivederlo in campo potrebbe essere necessario attendere fino al 28 maggio, data d'inizio del Roland Garros. Federer ha spiegato che potrebbe aspettare a mettere piede sulla terra battuta fino a un paio di settimane prima di Parigi. Lo facesse sul serio, la sua partecipazione a Roma sarebbe automaticamente scartata. Dalle sue parole si evince che Monte Carlo è fuori discussione, Madrid è quasi impossibile, Roma è improbabile. “Per il momento, il piano è questo – ha detto Federer – poi spero di giocare il Roland Garros, ma vedremo come andrà il processo”. Messa così, sembra che non sia nemmeno sicuro di andare a Parigi. Ovviamente c'è una ragione. “Devo prendere tutti i momenti in cui posso raggiungere il massimo del rendimento e rimanere in salute – ha spiegato – inoltre, l'anno scorso la situazione del mio ginocchio era un po' strana sulla terra battuta. Per questo, stare il più lontano possibile dal rosso potrebbe essere una buona idea”. Insomma, una scelta ponderata: non sarebbe un capriccio e nemmeno una scelta dovuta dalla necessità di recuperare. Semplicemente, il desiderio di non correre rischi. E' una pessima notizia, giacché la sola presenza di Federer vale un pezzo di promozione-marketing. Vedremo se cambierà idea.
NADAL: “VICINO A DOVE VOGLIO ARRIVARE”
Intanto ha affermato che il processo di ritorno dopo l'infortunio è da considerarsi terminato. “Mentre preparavo il match, ho detto a Severin Luthi che sarei stato contento di giocare anche solo la finale a Miami, senza i titoli in Australia e Indian Wells”. Invece è andato (molto) oltre e oggi risalirà al numero 4 ATP. Al contrario, è nettamente in testa alla Race stagionale. Sul rosso gli altri lo avvicineranno, a partire da Rafael Nadal, ma poi arriverà una fase della stagione in cui potrà recuperare terreno. Intanto, la stagione su erba: Stoccarda, Halle e Wimbledon potrebbero essere riserva di caccia per raccogliere punti importanti, così come i tornei sul cemento americano. Insomma, per quanto dolorosa, la scelta di bypassare la stagione su terra potrebbe essere saggia e dare i suoi frutti sul lungo termine. Al contrario, Nadal non vede l'ora di tornare a scivolare sulla polvere di mattone. Dopo aver fatto i complimenti a Federer, pur senza entrare in dettagli tecnici, ha detto che questo match è stato ben più equilibrato rispetto a Indian Wells. “Penso di essere abbastanza vicino a dove dovrei essere. Il mio tennis è a un buon livello, credo di essere pronto per vincere titoli. Quest'anno ho già giocato tre finali e ho perso contro contro un giocatore che ha vinto 19 partite su 20”. Avesse vinto la finale, oltre a cancellare l'incubo Miami (cinque sconfitte in cinque finali) sarebbe diventato il secondo giocatore a vincere tornei Masters 1000 da teenagers, tra i 20 e i 30 anni, e oltre i 30. Tra Monte Carlo, Madrid e Roma avrà altre chance di eguagliare Andre Agassi. “Adesso mi prenderò un po' di pausa a Maiorca, sono contento di tornare a casa dopo un mese e mezzo. Poi inizierò a lavorare duramente sulla terra. Se la preparazione sarà ok, potrà essere uno dei candidati”. Ad esempio, potrebbe diventare il primo giocatore a vincere per dieci volte lo stesso torneo. In questo momento è a quota nove a Monte Carlo, Barcellona e Roland Garros.