di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Non si ferma Serena Williams. Dopo il trionfo londinese, la campionessa statunitense conferma senza troppi problemi il ruolo di favorita e leader del seeding nel WTA Premier di Stanford. Con il successo in California, dove solo la finalista Coco Vandeweghe riesce a metterle un po' di paura, i sigilli di Serena nel circuito maggiore raggiungono quota 43, eguagliando così il "record" della sorella Venus.
Dieci “miseri” giochi concessi nei tre incontri che la conducono alla finale, “ben” otto invece per piegare la resistenza della 21enne Coco Vandeweghe. E' questo il bilancio della settimana californiana di Serena Williamas che, prima surclassa le avversarie, poi soffre con la connazionale. Vandeweghe si procura anche un set-ball, quando serve sul 5-4 del primo parziale. Scampato il pericolo, nella seconda frazione l'afro-americana scappa subito 4-1. Il finale sentenzia 7-5 6-3. Serena bissa dunque il successo dell'anno passato, firmando il 43° titolo WTA ed eguagliando Venus (record per le tenniste in attività). Per la minore delle Williams è il quarto sigillo stagionale (come Azarenka ed Errani).
Per Vandeweghe, che non si era mai spinta oltre i quarti di finale in un evento del circuito maggiore, l'onorevole ko nella finalissima equivale a un vero e proprio successo. Considerando poi che la giovane yankee era entrata nel main draw come lucky-looser (solo Andrea Jager vinse da “ripescata” a Las Vegas nel 1980) ed aveva raggiunto l'ultimo atto perdendo solo un set (in semifinale con la quinta favorita del seeding, la belga Yannina Wickmayer). La finale californiana permette inoltre a Vandeweghe di guadagnare oltre 50 posizione nella classifica WTA, issandosi al 69esimo posto (suo best ranking).
Brava anche l'altra semifinalista, la rumena Sorana Cirstea (tds 9), che però nulla ha potuto al cospetto di Serena. Nuove delusioni invece per Marion Bartoli (tds 2), maltrattata da Wickmayer nei quarti di finale, e Jelena Jankovic (tds 4), incapace di creare grattacapi a Vandeweghe negli ottavi.