Difficilmente Jean-François Caujolle sbaglia un colpo. Nonostante la maxi-concorrenza, il torneo ATP di Marsiglia non conosce crisi. Per essere un ATP 250 in un periodo colmo di eventi, il torneo francese (nato nel 1993) può contare su un grande albo d'oro e un campo di partecipazione super. Quest'anno c'è la doppia soddisfazione di avere tre top-10 in tabellone, mentre l'ATP 500 di Rotterdam non ne aveva avuto nemmeno uno. Un risultato talmente buono da far passare in secondo piano l'assenza di Jo Wilfried Tsonga, che ha preferito la campagna sudamericana, e il forfait in extremis di Gael Monfils, reduce dalla finale a Rotterdam. Tuttavia la Francia ha talmente tanti buoni giocatori che riesce a compensare anche due assenze così pesanti. E poi in tabellone ci sono Tomas Berdych, Richard Gasquet e Stan Wawrinka, numero 4 ATP e prima testa di serie. Sotto l'occhio delle telecamere del colosso beIN Sports, nuovo media partner del torneo, farà il suo esordio mercoledì contro Sergiy Stakhovsky. Prima di scendere in campo, Stan ha rilasciato un'interessante intervista con Le Provence, il più importante giornale di Marsiglia. Vale la pena riportarla, anche perché Wawrinka riprende a giocare dopo la brutta sconfitta a Melbourne per mano di Milos Raonic.
Già presente nel 2015, come mai sei di nuovo a Marsiglia?
E' un torneo che apprezzo molto. L'anno scorso ho perso al secondo turno, così spero di fare meglio. Sono sempre stato accolto bene, c'è un grande pubblico e una splendida organizzazione. E' un piacere giocare a Marsiglia.
Cosa ti piace in particolare?
Una combinazione di cose. Ci sono tornei in cui ti senti bene appena arrivi e ti senti benvenuto. Ce ne sono altri in cui ti presenti ma finisce lì, è semplicemente il tuo lavoro.
C'è l'ambizione di fare meglio dell'anno scorso…
Ogni volta che mi presento a un torneo, il mio obiettivo è andare il più lontano possibile. Ma la verità è che ogni match è complicato. Farò il mio esordio contro Sergiy Stakhovsky. L'anno scorso ci ho perso, quindi so già che sarà difficile. Ma sono arrivato in anticipo, mi sono allenato bene e non vedo l'ora di scendere in campo.
La tua analisi del tabellone?
Credo che sia uno dei migliori tabelloni in assoluto per un ATP 250. Il livello è più alto rispetto all'ATP 500 di Rotterdam della scorsa settimana. C'è una serie di ragioni per questo: la data in calendario, poi perché si tratta di un torneo molto accogliente. Gli organizzatori si prendono cura dei giocatori, di conseguenza amiamo giocare qui. Questo fa la differenza.
Avresti potuto vincere più facilmente andando altrove…
Non sei mai sicuro di vincere, io lo so bene. Tuttavia il livello di un torneo non influisce sulle mie scelte. Io imposto la programmazione per soddisfare le mie esigenze. Ci sono momenti in cui devo giocare e altri in cui devo stare a riposo. Ma se voglio mantenere una buona classifica devo essere in grado di battere i migliori. Non sono uno da piccoli tornei. Ci sono tornei in cui guadagni meno punti, ma conquisti tanta fiducia. Per me è fondamentale vincere il maggior numero possibile di partite a Marsiglia perché so che mi può aiutare per il futuro.
Quali cambiamenti bisogna fare su questa superficie?
Le condizioni sono leggermente più veloci. Bisogna adattarsi a rimbalzi più bassi e sappiamo che la palla viaggia un po' di più, quindi ci vuole una certa reattività.
Come ti sei avvicinato al torneo?
Dopo l'Australian Open mi sono riposato e curato a dovere, facendo molta preparazione atletica. Mi sento bene, ho bisogno di giocare tante partite, di ritrovare il ritmo competizione. Spero di fare un esordio all'altezza.
Hai vinto il Roland Garros, la Coppa Davis a Lille, il Masters 1000 di Monte Carlo…la Francia ti porta bene.
In effetti ho sempre avuto successo! Mi è sempre piaciuto giocare in Francia per il pubblico, le condizioni e l'ospitalità. C'è sempre un'ottima organizzazione e non è lontano da casa. E' sempre un piacere.
Magnus Norman ti allena dal 2013. E' stato un passaggio decisivo per la tua carriera?
Da quando lavoriamo insieme ha dato molto alla mia tecnica e al mio approccio ai match. Fa parte dell'evoluzione della mia carriera. Era il momento giusto per prendere un ottimo allenatore come lui. E' riuscito a rendermi un tennista migliore.
Il tuo obiettivo per questa stagione?
Fare il meglio possibile. Prepararmi bene, gestire al meglio gli allenamenti…conosco bene le difficoltà, ho vinto due Slam e diversi titoli. Sono cosa bisogna fare per ripartire alla fine di un torneo, so di essere capace. Ma la concorrenza è dura. Spero di essere in grado di fare una grande stagione.