Volendo essere critici a tutti i costi, si potrebbe dire che Camila Giorgi gioca bene – e con costanza – solo a Katowice. Certi discorsi, tuttavia, vanno rinviati al termine del torneo polacco. Per il terzo anno consecutivo, Camila giocherà il match clou al Katowice Open. Ci è arrivata giocando un ottimo tennis, uno dei migliori mai espressi in carriera. Il 6-4 6-3 con cui ha superato Jelena Ostapenko vale parecchio, poiché la giovane lèttone è una delle giocatrici più in forma del momento, nonché protagonista di un'impressionante ascesa. Certo, Jelena può raccontare di aver già giocato una finale in un Premier Five (Doha), mentre la Giorgi ha brillato soprattutto nei tornei International. Ma la verità è che nel pomeriggio della Spodek Arena, impianto troppo grande per un torneo del genere, si è mostrata superiore. E' stata più brava, più esplosiva, persino più attenta. La differenza principale l'ha fatta la condizione fisica: la Ostapenko sembra una…Bencic-bis. Sono coetanee, toccano molto bene la palla, ma a meno di 20 anni hanno già una pericolosa tendenza ad ingrassare. Al contrario, la Giorgi è da sempre tra le top-5 delle atlete più “tirate” del tour. E' veloce, potente ed esplosiva. Il simbolo dell'impressionante differenza di condizione atletica l'ha dato il primo punto dell'ultimo game: la Ostapenko ha giocato bene, si è presentata a rete, ma non è stata in grado di chiudere: un po' a causa di volèe artigianali, un po' perché la Giorgi correva come motorino. E ha chiuso con un bel passante lungolinea, di rovescio.
OBIETTIVO CONTINUITA'
Col senno di poi è stato un punto decisivo, poiché Camila avrebbe poi chiuso il game ai vantaggi, con una risposta in corridoio della Ostapenko su un servizio che la lèttone aveva visto fuori. Ma ormai era troppo tardi. E, soprattutto, era giusto così. Ciò che incoraggia – e rende credibile – la Giorgi di Katowice sono le statistiche. Contro la Ostapenko è stata perfetta sulle palle break (ne ha trasformate 4 su 4) e, soprattutto, ha tenuto un buon rendimento al servizio. Sorprende il dato sui doppi falli: ne ha commessi soltanto tre, peraltro rischiando parecchio con la seconda palla. Lo testimoniano i numeri, poiché con la seconda ha incassato una percentuale di punti (64%) superiore a quelli ottenuti con la prima (62%). Con questo risultato, Camila si è assicurata la permamenza tra le top-50 WTA, ma non può essere questo l'obiettivo. In caso di successo finale, tornerà tra le prime 40. Ma sarà importante trovare continuità, magari ottenendo qualche buon risultato anche sulla terra battuta, superficie che le è meno amica. Magari non giocherà a Roma per le note diatribe con la FIT, però Stoccarda, Madrid e Parigi sono buone occasioni per fare punti. E poi ci sarà l'erba, la superficie che meglio si addice alle sue caratteristiche. Insomma: le qualità tecniche e atletiche della Giorgi non si discutono. Vedremo se la bomba, dopo mille inceppamenti, sarà davvero pronta a scoppiare.
WTA INTERNATIONAL KATOWICE – Semifinali
Camila Giorgi (ITA) b. Jelena Ostapenko (LET) 6-4 6-3
Dominika Cibulkova (SVK) vs. Pauline Parmentier (FRA)