E' il momento di ricaricare le batterie. Sara Errani può essere soddisfatta: la forma sta crescendo come il fisico di Bruce Banner quando diventa l'Incredibile Hulk. La sconfitta contro Simona Halep, a parte l'ovvia amarezza, lascia sensazioni più che positive. Non è facile trovare una giocatrice in grado di contrastare la rumena sul suo stesso territorio: la lotta da fondocampo, le geometrie, il tennis trasformato in una partita a scacchi. E' finita 6-4 6-4 per la Halep, ma la differenza l'ha fatta – ancora una volta – il tragico servizio di Sarita. A pochi giorni dal 28esimo compleanno, ormai non lo può più cambiare. Dobbiamo rassegnarci a una battuta che è poco più di una rimessa in gioco. Ma stoppiamo sul nascere i discorsi tipo “se avesse avuto un servizio migliore, chissà dove sarebbe arrivata”. Probabilmente non avrebbe la stessa reattività, lo stesso carattere, la stessa mano sotto rete. Anche con un servizio-handicap, l'azzurra ha giocato alla pari con la (futura) numero 2 del mondo. Basti pensare che nel primo set ha raccolto la miseria di 6 punti su 28 al servizio. Naturalmente lo ha sempre perso, eppure è rimasta in scia fino al 4-5, strappando per quattro volte il servizio alla Halep. Da parte sua, la rumena ha regalato qualcosa ma perchè era la Errani e metterla in difficoltà, difendendo egregiamente e cercando di “girare” lo scambio non appena ne aveva l'opportunità. La tattica si è rivelata abbastanza efficace, ma i turni di servizio erano una sofferenza continua. C'è un pizzico di rimpianto per qualche break regalato con errori inusuali per lei. Facile scovarne il motivo: appena riusciva ad entrare nello scambio, si faceva prendere dalla foga e ha sbagliato troppo.
IMPERMEABILE HALEP
Da parte sua, la Halep ha giocato con la consapevolezza della top-player, per nulla turbata dalle minacce di morte che le sono pervenute nei giorni scorsi via Twitter. E pensare che aveva effettuato le ultime sedute di allenamento sotto imponenti misure di sicurezza. Ma la rumena ha l'impressionante capacità di isolarsi e di mantenere un ottimo rendimento. Tutto quel che succede all'esterno le scivola addosso. D'altra parte, prima del torneo di Indian Wells le giunse la notizia della morte di un cugino. Qualcuno ipotizzò un possibile forfait, invece è rimasta in California e ha vinto il torneo. Non si è fatta irretire nemmeno dalla polemica a distanza con Ilie Nastase per la mancata presenza in Fed Cup, lo scorso weekend in Canada. Ha anche rilasciato qualche dichiarazione al vetriolo per le mancate strette di mano della Bouchard…insomma, ha avuto il suo bel daffare anche fuori dal campo, eppure continua a rendere alla grande. Lunedì festeggerà il sorpasso su Maria Sharapova nel ranking WTA e in semifinale se la vedrà con Caroline Wozniacki in un match dove sarà certamente favorita. Nei quarti, la danese è passata sui resti di una stanchissima Suarez Navarro. Alla Errani resta la soddisfazione di aver recuperato la forma migliore. Non era scontato dopo una preparazione invernale difficile, in cui aveva perso il ritmo ed era finita fuori dalla tabella di marcia. Per recuperare ha giocato praticamente ogni settimana e si è rimessa in pari: adesso c'è da festeggiare il compleanno, allenarsi ancora un po', rifinire la preparazione a Madrid (dove comunque vanta una semifinale) e poi presentarsi al 1000% a Roma e Madrid. L'impresa sembrava impossibile, adesso è “soltanto” difficile.
WTA PREMIER STOCCARDA – Quarti di Finale
Simona Halep (ROM) b. Sara Errani (ITA) 6-4 6-4
Carolina Wozniacki (DAN) b. Carla Suarez Navarro (SPA) 6-0 6-3