Nick Matthew, 32 anni da Sheffield, in carriera vanta già tre British Open, due PSA World Open e due medaglie d’oro ai Commonwealth Games. E l’anno scorso ha ceduto la leadership mondiale solo a causa di un infortunio
Nick Matthew in azione

TennisBest – 26 settembre 2012


Settantasei anni. Da tanto gli inglesi aspettano di vincere lo Slam di casa nel tennis. Un periodo talmente lungo da tifare perfino per uno scozzese, purché un british player riesca a trionfare sull’erba di Wimbledon. Per loro fortuna, nello squash serve meno pazienza. Nick Matthew, 32 anni da Sheffield, in carriera vanta già tre British Open, due PSA World Open e due medaglie d’oro ai Commonwealth Games. E l’anno scorso ha ceduto la leadership mondiale solo a causa di un infortunio (peraltro ad un suo connazionale James Willstrop). Capito, Andy?

Come ti sei avvicinato allo squash?
«Negli anni 70, quando c’è stato il primo boom dello squash, i miei genitori giocavano in maniera abbastanza assidua e quindi è stato naturale cominciare. Mio padre giocava anche a calcio a livello semi-professionistico, ma lo squash era considerato uno sport piuttosto fashion all’epoca. In realtà, da ragazzino ho provato tanti sport: tennis, cricket, calcio, ma lo squash è quello che ho sempre preferito. Forse perché era quello dove riuscivo meglio».

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