Procede spedito il torneo dello svizzero: battendo con agio Steve Johnson, acciuffa i quarti senza perdere un set. In tutto il torneo, è rimasto in campo appena sei ore e mezza in quattro partite. Un risparmio di energie che gli tornerà utile nelle fasi decisive. Nei quarti troverà Marin Cilic.

La sconfitta di Novak Djokovic ha aperto nuove prospettive per tutti gli altri, a partire da Roger Federer. Sconfitto dal serbo nelle ultime due finali, lo avrebbe pescato in semifinale ma adesso il suo percorso sembra più semplice. Nell’ottavo contro Steve Johnson aveva bisogno di vincere senza sprecare troppe energie: c’è riuscito alla perfezione, imponendosi con un netto 6-2 6-3 7-5. Il match nascondeva qualche insidia, poiché Johnson arrivava da otto vittorie consecutive, frutto del titolo a Nottingham e dell’ottimo percorso londinese. Tuttavia, il 4 luglio (festa nazionale negli Stati Uniti) non gli ha portato fortuna. Ha cercato con insistenza la combinazione servizio-dritto, ma Federer è stato bravo a disinnescarla sin dai primi punti. Johnson ha strappato il servizio a Federer soltanto una volta, nel terzo set, ma si è subito fatto riprendere. A quel punto si è capito che il match sarebbe finito a breve. Roger ha trovato quello di cui aveva bisogno: vittorie agili e risparmio di energie. Per arrivare nei quarti è rimasto in campo appena 6 ore e 33 minuti, con una media di meno di 100 minuti a partita.

Per ora, l’avversario più complicato è stato Guido Pella al primo turno. Ma nessuno, fino ad oggi, gli ha strappato un set. Nei quarti se la vedrà con Marin Cilic. Il campione dello Us Open 2014 è rimasto in campo poco più di 40 minuti contro il “povero” Kei Nishikori, vittima dell’ennesimo problema fisico. Il giapponese soffre a una costola che lo aveva messo KO già ad Halle. In particolare, non riusciva a servire con la giusta potenza. I suoi servizi non hanno mai raggiunto le 100 miglia orarie e Cilic ha avuto gioco piuttosto facile. Kei ha provato a fare il possibile, ma anche i suoi colpi da fondocampo non avevano l’abituale incisività. Ha anche chiesto l’ausilio del trainer, prendendo un antidolorifico, mentre i suoi allenatori (Michael Chang e Dante Bottini) gli suggerivano di ritirarsi. Kei ha perso un altro game, poi ha alzato bandiera bianca. Quello di mercoledì sarà il settimo scontro diretto tra Federer e Cilic: lo svizzero è avanti 5-1, ma il croato si è aggiudicato l’ultimo, la storica semifinale dello Us Open 2014.