Al veneto e alla cagliaritana il titolo tricolore. Galvani e Chieppa ko in finale…
BOLOGNAAnna Floris, nata a Cagliari 33 anni fa, e Marco Speronello, 24enne di Montebelluna in provincia di Treviso sono i nuovi campioni italiani di tennis di II categoria. Di fatto, in assenza di campionati Assoluti, si sono cuciti addosso lo scudetto del tennis. Le finali si sono disputate sui campi del CT Bologna, club organizzatore, e della Virtus Tennis Bologna.
 
 
Si temeva all’inizio della settimana l’imprevisto meteo. Invece i sette giorni intensi che hanno visto protagonisti 201 giocatori del tabellone maschile e 107 tenniste di quello femminile – se si eccettua un rovescio domenia scorsa, sono stati all’insegna del buon tempo. Del resto circoli di grande tradizione come i due che hanno ospitato i campionati avevano tutti gli ingredienti perché i tornei riuscissero. Non ultimo la competenza e la passione, vista soprattutto nelle fasi decisive del torneo che hanno infatti regalato un bel colpo d’occhio.
 
 
ANNA BATTE L’AMICA STEFANIA. Alle 11, puntualissime, come da indicazione del giudice arbitro, il piacentino Luigi Bisi, sul campo centrale della Virtus sono scese in campo Anna Floris e Stefania Chieppa. Amiche contro, vista la lunga esperienza comune nel mondo della racchetta, rivalità ma anche condivisione di tante esperienze.
 
Un po’ per emozione e molto per la tensione, il match ha faticato a decollare. Nei primi sette giochi del match si sono contati sei break. Solo la mammina torinese ha tenuto il servizio al terzo gioco, ed è scappata sul 4 a 2. Anna Floris l’ha raggiunta sul 4 pari e si è portata sul 6 a 5 sfruttando la prima di tre palle break, per chiudere al dodicesimo: 7-5. 
 
 
Nel secondo Anna Floris sale subito 4 a 1. Ma Stefania Chieppa, il cui torneo è stato all’insegna della rimonta – di sicuro si terrà stretta la vittoria più bella della settimana, ai danni della Samsonova – riesce a risalire fino al 4 pari. Anna Floris a questo punto ha un sussulto e si guadagna due palle break. La prima la butta fuori, la seconda però è un diritto incrociato vincente. La sarda che gioca e si allena a Viterbo serve per il match. E si porta sul 40-30 per servire per il match. A questo punto però la campionessa di Torino reagisce, lo scambio che ne segue è il più bello del match, e Stefania lo fa suo. Un secondo match point viene ancora annullato con coraggio: una bella smorzata che il pubblico gradisce. ma il terzo match point è decisivo.
 
 
Anna Floris vince il titolo italiano per 75, 64. “Forse non ho giocato il mio miglior match dei campionati – dice alla fine la vincitrice – perché il suo gioco mi dà fastidio: il primo set, non riuscivo a trovare il ritmo”. “Non sono riuscita a esprimere il tennis che avevo giocato fino a oggi” ha detto la bella Stefania “ho buttato via molte occasioni, soprattutto nel primo set. Con Anna c’è equilibrio, lei ha giocato meglio di me i punti importanti”.
 
 
SPERONELLO SHOW. Nel pomeriggio sul "Giovanni Palmieri" del CT Bologna sono scesi in campo i protagonisti della finale maschile. A spalti pieni il 24enne veneto di Montebelluna Marco Speronello ha sovvertito i pronostici della vigilia e ha battuto in due sole partite il navigato maestro riminese Stefano Galvani.
 
E’ finita 61, 76. L’ex numero 2 d’Italia Galvani aveva dalla sua anche i precedenti. “Non avevo mai vinto neppure un set contro di lui” ha confessato alla fine un raggiante Speronello. Il maestro del Plebiscito Padova, che a sedici anni strapazzò il belga Goffin e perse di misura con un certo Dimitrov, ha subito minato le certezze di Galvani che non è apparso brillante come nei giorni scorsi “Ho avvertito la fatica – ha detto Galvani le gambe non hanno risposto come nei giorni precedenti, mentre lui ha giocato molto bene: non sono stato pronto a cambiare passo, stavolta”. Stefano ora tornerà a mettere a disposizione di giovani promesse romagnole il suo grande repertorio al ct Rimini. 
 
 
In effetti Speronello, che sabato aveva perso nel tardo pomeriggio la finale di doppio, ha subito messo le cose in chiaro nel primo set. Ha fatto il break al quarto gioco sfruttando la prima occasione, si è portato sul 4 a 1 con una smorzata “cesellata” al di là della rete, insomma non ha dato occasione a Galvani, che solo a sprazzi ha offerto il suo ampio repertorio, per tornare in partita.
Nel secondo set, però, il trentottenne nato a Padova e riminese di adozione, ha avuto un sussulto d’orgoglio e di classe, portandosi sul 3 a 0 in suo favore.
 
 
Speronello, giocatore tutto genio e sregolatezza, ha incassato pure un warning (eccesso di zelo del giudice Capra), ma non ha mentalmente deragliato. Sullo 0 a 3 ha annullato tre palle break per il 3 a 1, ha sfruttato un doppio fallo di Galvani (3 a 2) e ha vinto a zero il game del 3 pari. A quel punto il match ha vissuto un momento di ordinaria follia, break e controbreak: sei di fila! Avrebbe potuto Speronello a quel punto pensare di aver servito due volte per il match e di aver dunque buttato via due grosse occasioni. Ma nel tie break ha saputo rimanere concentrato, fino a imporsi all’undicesimo punto per 7 a 4. “E’ la prima volta che vinco con Galvani – ha detto – non ho proprio capito il warning che ho subito, forse è la sola nota stonata di questa splendida giornata. Sono stato bene qui a Bologna, e forse le buone sensazioni si sono poi riversate sul campo. Grazie a tutti”.
 
 
COME 42 ANNI FA. Prima della finale del singolare, sul Centrale sono scesi in campo i due finalisti dei Campionati di II categoria che si svolsero a Bologna nel settembre del 1973. Mario Piuk e Marco Consolini. Perché, vi chiederete. Perché il Circolo Tennis ha voluto rievocare una bella pagina della sua lunga storia, la finale dell’ultima edizione che qui si disputò, di questo campionati, e che vide in campo due portacolori del circolo. Come quel giorno di 42 anni fa, Consolini ha superato l’amico Piuk, oggi 63enne, in un tie break. “Ma l’importante era riabbracciare un amico e ricordare quei bei giorni” hanno detto coralmente. 
 
 
 
RISULTATI
FINALE MASCHILE: Speronello b. Galvani 61, 76(4).
FINALE FEMMINILE: Floris b. Chieppa 75, 64.
 
 
 
 
Ufficio Stampa