WIMBLEDON, DAY 11 – I puristi sognano la finale tra Roger Federer e Grigor Dimitrov, suggestivo passaggio di consegne. Ma noi andiamo contro corrente e pronostichiamo Djokovic-Raonic.
Di Gianluca Roveda – 4 luglio 2014
Una giusta e una sbagliata. E’ questo il bilancio delle mie semifinali femminili. E’ andata bene la prima, anche per il computo set, mentre la seconda è stata condizionata – a mio parere – dall’infortunio alla caviglia di Simona Halep. A occhio nudo, la rumena non ha avuto particolari impedimenti ma in realtà ha perso un po’ di sicurezza negli appoggi. Se avesse vinto il primo set (dove è stata avanti 4-2 nel tie-break), forse sarebbe andata diversamente. Incasso comunque l’errore, perchè ho sottovalutato le doti agonistiche della Bouchard, straordinaria quando la partita entra in “lotta”. E così non ho centrato l’en-plein nemmeno con due partite in programma…ci provo oggi con le semifinali maschili. Pronostici difficili: ho scelto Novak Djokovic e Milos Raonic. Il secondo è un pronostico rischioso, ma ho la sensazione che possa scapparci la sorpresa. Il rischio è contemplato: nessuno potrebbe davvero stupirsi se la finale fosse Dimitrov-Federer. Anzi, probabilmente è la più desiderata dagli appassionati. Mi ha sorpreso l’enorme differenza nelle quote: Djokovic è dato a 1.27 contro Dimitrov (4.7). Penso che vinca il serbo, ma a quella quota – anche in ottica trading – non escluderei una puntata su Grisha. Meno marcata (1.39 contro 3.55) la differenza tra Federer e Raonic. E qui ho deciso di giocarmi la sorpresa.
DJOKOVIC – DIMITROV
Se ci affidassimo alle sole sensazioni di Wimbledon, il bulgaro sarebbe favorito. Ha giocato ottime partite e toccato il cielo contro Murray. Al contrario, Djokovic è reduce dalla sua peggiore prestazione: soltanto il serbatoio vuoto di Cilic gli ha consentito di dominare alla distanza. Era un Nole stanco, abulico, deconcentrato. Ma proprio per questo scelgo l’esperienza, convinto che il futuro (Dimitrov) possa aspettare. E’ impossibile che Djokovic giochi male come nei quarti, ed è piuttosto difficile che Dimitrov ripeta la maxi-prestazione contro Murray. Per lui è la prima semifinale Slam, e non dobbiamo dimenticare cosa è successo a Roma: dopo un torneo eccezionale, il bulgaro ha totalmente sbagliato tattica contro Nadal in semifinale. Sull’erba eviterà di palleggiare a un paio di metri dalla linea di fondo, ma Djokovic ha le armi e la solidità mentale per neutralizzarlo. I precedenti dicono 3-1 per il serbo: l’unico successo di Grisha risale a Madrid 2013, forse la prima volta in cui si è tolto di dosso l’etichetta di baby Federer. La sconfitta fece arrabbiare Djokovic, che si prese una sonora rivincita a Roland Garros. Meno indicativi gli altri precedenti, comunque a favore del serbo. La superficie darà una mano a Dimitrov, ma Nole può infilarlo con continuità. Rispetto a Murray, il serbo ha qualcosa di più in risposta e non avrà le ansie che hanno bloccato lo scozzese. Al contrario, sarà particolarmente motivato per l’imminente matrimonio. Se sono vere le indiscrezioni secondo cui è previsto il 9 luglio, avrà una gran voglia di presentarsi da campione di Wimbledon. Alla vigilia, pensavo che il limite di Dimitrov fosse il quarto contro Murray. Ha passato l'esame a pieni voti, ma sarei sorpreso se superasse anche il secondo. Darà battaglia, vincerà un set e lotterà duramente in un altro, ma concordo con Paolo Bertolucci: “Sulla lunga distanza, in qualche modo, Nole la porterà a casa”.
DJOKOVIC IN QUATTRO SET.
FEDERER – RAONIC
“Avete una domanda di riserva?” ha detto Bertolucci quando gli hanno chiesto un pronostico. Ha ragione, perchè i 157 ace del canadese fanno paura. E faranno paura anche a Federer. Mi ha divertito l’articolo di Kate Battersby sul sito ufficiale di Wimbledon: “Nella vita siamo sicuri di tre cose: le tasse, la morte e che Raonic tirerà almeno 30 ace contro Federer”. Anche per questo, decido di rischiare e mi gioco la sorpresa. Magari Roger darà il meglio, ma questa vigilia mi ricorda quelle del 2010 e del 2011, poi risolte in altrettante sconfitte contro Tomas Berdych e Jo Wilfried Tsonga. Ma Raonic ha un servizio ancora migliore e una coppia di coach che ha fatto miracoli. Fino all’anno scorso faceva paura soprattutto sul cemento, ma il duo Piatti-Ljubicic gli ha insegnato 2-3 cose che lo hanno reso competitivo sulla terra battuta. Paradossalmente, la crescita sull’erba sembrava ancora più complicata. Invece Milos ha aggiustato il mirino e i suoi missili hanno messo a tacere Nishikori e Kyrgios. Può farcela anche contro Federer, giunto in semifinale con merito, ma anche con un pizzico di fortuna. Dopo quattro avversari decisamente inferiori, ha usufruito di un Wawrinka non al 100%. Raonic ha la “durezza” mentale necessaria per resistere al pubblico avverso. “Odio perdere più di quanto ami vincere” ha raccontato, spiegando che il suo atteggiamento può sembrare quasi distaccato, di uno che non si gode la vita. Anche per questo, il canadese vorrà vincere il suo primo Slam per mostrare le sue urla di gioia. Non avrà i passaggi a vuoto che sono costati cari a Wawrinka e concederà poco (nulla?) sui turni di servizio. Djokovic-Raonic è la meno attraente tra le possibili combinazioni, ma il mio pronostico va proprio in questa direzione.
RAONIC IN CINQUE SET.
PRONOSTICI TOTALI: 127
PRONOSTICI GIUSTI: 85
PRONOSTICI SBAGLIATI: 42
PRONOSTICI CON L'ESATTO NUMERO DI SET: 52
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