Come se non bastasse la dura sconfitta contro Andreas Seppi e le pesanti critiche degli australiani, arriva un'altra brutta notizia per Nick Kyrgios. La sua azienda di racchette, Yonex, ha inserito una clausola contrattuale che autorizza a togliere una parte del compenso per ogni racchetta distrutta. Insomma, una specie di multa. Si tratta di una mossa inedita, accolta con un pizzico di fastidio da parte dei testimonial del marchio giapponese. Yonex è ben decisa a mantenere un'immagine “pulita” e si è mossa concretamente, mettendo in guardia i giocatori laddove sono più sensibili: il portafogli. Il brand giapponese può contare su alcuni testimonial di alto livello, soprattutto tra le donne: utilizza un telaio Yonex la numero 1 WTA Angelique Kerber, mentre tra gli uomini hanno Stan Wawrinka. Tra i top-testimonial c'è anche Nick Kyrgios, che risulta tra gli undici giocatori “multati” nei primi giorni dell'Australian Open. Non è chiaro se l'australiano abbia rinnovato o prolungato l'accordo quando è stata inserita la clausola, sul finire dell'anno scorso. Ad ogni modo, il suo cattivo comportamento durante il match contro Andreas Seppi gli è costato 2.500 dollari. Come se non bastasse, è stato sanzionato di 3.000 dollari per aver pronunciato “oscenità udibili”.
TRATTATIVE RISERVATE
La scelta di Yonex è curiosa, se non in controtendenza. Quando un giocatore spacca una racchetta in diretta TV, è quasi certa l'inquadratura e la conseguente visibilità del marchio. Un tipo di “promozione” che non piace ai giapponesi, che si sono mossi concretamente per proteggere la propria immagine. Multe in arrivo anche per Coco Vandeweghe, che durante la il match vittorioso contro Eugenie Bouchard ha scaraventato per terra una racchetta, anche se non l'ha danneggiata. Per questo match dovrebbe cavarsela, mentre le racchette spaccate a Sydney e in Hopman Cup dovrebbero costarle qualche migliaio di dollari. Secondo i media australiani, la decisione di Yonex non dovrebbe creare chissà quale scompenso con i suoi testimonial principali, i quali incassano milioni di dollari per utilizzare le racchette a forma isometrica. Al contrario, il vincolo potrebbe condizionare qualche giovane che non ha ancora chissà quali guadagni. Interpellato dai giornalisti, il marchio giapponese ha preferito non commentare la vicenda, spiegando che le trattative contrattuali con i giocatori restano riservate.