Il rapporto finale della polizia esclude eventuali responsabilità di Venus Williams nell'incidente stradale dello scorso 9 giugno, quando il tamponamento con un altro veicolo causò la morte del 78enne Jerome Barson: prima dell'impatto, una terza auto le avrebbe tagliato la strada. “La sua condotta ha rispettato la legge”. L'avvocato dei Barson non ci sta.

Non poteva chiedere un regalo di Natale più bello: Venus Williams non subirà alcun processo per l'incidente automobilistico che lo scorso 9 giugno ha causato un ferito grave che, a causa dei traumi e delle ferite riportate, è morto qualche settimana dopo. Il rapporto della polizia di Palm Beach Gardens sostiene che un terzo veicolo, una Nissan Altima di cui è già stato individuato il conducente, ha tagliato la strada a Venus Williams mentre la campionessa stava cercando di attraversare (a una velocità ridottissima) una trafficata strada a sei corsie nei pressi della sua abitazione. Da lì, una serie di eventi a catena che si è conclusa con il tamponamento tra il SUV di Venus e la berlina guidata dalla 68enne Linda Barson. 13 giorni dopo, a seguito di un braccio rotto e delle ferite riportate, il marito della conducente (Jerome Barson) è morto. Gli avvocati della famiglia Barson avevano intentato una causa contro Venus, provando a scoprire se fosse sotto l'effetto di sostanze oppure distratta dall'utilizzo di un telefono cellulare. Il rapporto firmato dall'agente David Dowling, invece, racconta una verità di cui non si era mai parlato. Una telecamera di sicurezza situata nelle vicinanze (il cui video era già stato reso pubblico qualche mese fa) ha mostrato che Venus è entrata correttamente nell'incrocio, a seguito di una semaforo verde. Mentre stava attraversando (vedi al secondo 17) la Nissan le ha tagliato la strada, costringendola a fermarsi in mezzo all'incrocio. Va detto che neanche il conducente della Nissan sarà processato per l'incidente.

L'AVVOCATO DEI BARSON NON CI STA
A strada nuovamente libera, la Sequoia Toyota di Venus è ripartita, finendo sulla traiettoria della Hyundai Accent dei Barsons, che nel frattempo avevano trovato il semaforo verde e viaggiavano a una velocità piuttosto sostenuta: 65 km/h. Il rapporto della polizia sostiene che la legge statale imponesse a Venus di lasciare libero l'incrocio e che Linda Barson, nonostante avesse il semaforo verde, era obbligata ad assicurarsi di avere strada libera. Nonostante le conclusioni delle autorità, l'avvocato dei Barson (Michael Steinger) ha detto che continuerà con la causa legale, sostenendo che le cose sono andate diversamente. “La signora Venus Williams ha chiaramente violato il diritto di passaggio della nostra cliente: la signora Barson aveva il semaforo verde, come indicato in ogni rapporto di polizia emesso fino a oggi. Inoltre le conclusioni sono ancora più inaccurate perché il filmato esaminato non indica il colore del semaforo che aveva Venus Williams al momento di entrare nell'incrocio. Per questo, non supporta le conclusioni del dipartimento di polizia”. Malcolm Cunningham, avvocato della giocatrice, non ha rilasciato dichiarazioni. Poche settimane dopo, Venus ha partecipato a Wimbledon: lo ha iniziato con una pietosa conferenza stampa, in cui è scoppiata in lacrime quando le hanno chiesto di questa vicenda, ma poi ha trovato la forma ideale e si è spinta in finale. Il 2017 è stata un'annata davvero particolare per Venus: estremamente positiva sul campo da tennis, con addirittura due finali Slam (Australian Open e Wimbledon) più quella alle WTA Finals, ma dura sotto tanti aspetti: oltre all'incidente, durante lo Us Open la sua casa di Palm Beach Gardens è stata visitata da alcuni malviventi che hanno protato via beni per circa 400.000 dollari.