La WTA firma il più grande accordo della sua storia: il Masters femminile si giocherà nella località cinese per ben 10 anni e raddoppierà il montepremi. Battuta la concorrenza di diverse città europee: sarà costruito un impianto nel centro città, in grado di ospitare 12.000 spettatori. “Era la migliore opportunità che potesse capitarci”.

Hanno scelto l'Australian Open per annunciare il più grande accordo economico in 45 anni di sindacato. Un po' a sorpresa, la WTA ha comunicato la nuova sede delle WTA Finals a partire dal 2019. Si giocherà a Shenzhen, in Cina, già sede di un torneo WTA (nonché di una tappa ATP). Si tratta di un maxi-accordo della durata di dieci anni: si giocherà fino al 2028 nella località cinese, il cui bacino umano è impressionante: 20 milioni di persone in città e 68 nell'area circostante. Si giocherà in un nuovo impianto, costruito appositamente, in grado di ospitare fino a 12.000 spettatori. I dettagli sono stati illustrati in una conferenza stampa a Melbourne Park, con il CEO WTA Steve Simon e Samantha Stosur (nelle vesti di membro del player council WTA). Il montepremi sarà raddoppiato, passando a ben 14 milioni di dollari. Un crescita impressionante rispetto ai 100.000 dollari offerti dalla prima edizione, giocata nel 1972. “A farci prendere questa decisione non è stata la sola crescita economica, ma la possibilità di investire per far crescere il tennis femminile – ha detto Simon – 10 anni è un periodo molto lungo, ma per avere successo e trovare partner disposti a investire ci vuole un progetto a lungo termine. Basti vedere cosa ha fatto l'ATP: il loro Masters si gioca a Londra da 10 anni ed è cresciuto in misura importante. Abbiamo trovato nella Cina un mercato molto florido e desideroso di investimenti”. Gli hanno chiesto se c'è stata la possibilità di creare un Masters “combined”, con uomini e donne nella stessa sede. “Il giorno in cui succederà sarà un evento incredibile, un grande successo per il tennis. Sono un sostenitore dei tornei combined, ma non ci sono stati dialoghi diretto in tal senso”.

NIENTE EUROPA, ANCORA ASIA
La WTA ha valutato a lungo le varie proposte, senza trascurare il fatto che buona parte delle migliori giocatrici arrivano dall'Europa. Diverse città europee hanno avanzato la loro candidatura (su tutte Manchester, San Pietroburgo e Praga), ma alla fine “Shenzhen ci ha offerto opportunità migliori”. La decisione non piace a tutti, perché la Cina è lontana, è fuori dalle rotte più importanti, e i tornei cinesi offrono spesso vuoti desolanti sugli spalti. “I tornei in Cina sono in grande crescita – replica Steve Simon – Pechino va bene, Wuhan è cresciuto molto nel 2017, Tianjin ha fatto registrare alcune sessioni di tutto esaurito. Anche a Shenzhen è andata bene fino a quando non ci sono stati problemi di meteo”. Il nuovo Masters non si giocherà nella sede dell'attuale torneo ATP-WTA, ma in un impianto che sarà costruito in centro città. “Come non era mai stato fatto” dice Simon, con orgoglio. La nuova sede avrà una qualche ricaduta anche sul calendario WTA. Per esempio, che fine farà l'attuale torneo WTA di Shenzhen? E Singapore resterà in orbita WTA? In fondo, Shanghai è stata omaggiata di un Masters 1000 dopo aver ospitato il Masters ATP dal 2005 al 2008. “Vedremo se mantenere il torneo a Shenzhen. La nostra classifica ha uno sponsor come Porsche che potrebbe vedere con favore il fatto di aprire e chiudere il tour nella stessa città. Vedremo. Quanto a Singapore, parleremo con loro per capire se può avere senso portare un torneo WTA nella regione. In questi anni abbiamo sviluppato un mercato importante e sarebbe un peccato lasciarlo vacante. Sicuramente ci saranno delle discussioni”. L'Asia, e la Cina in particolare, si conferma un mercato importante, se non decisivo, per il tennis femminile. La strada intrapresa da Stacey Allaster va avanti – eccome – con Steve Simon. La vera notizia, in fondo, è questa.

WTA FINALS – LE SEDI
Boca Raton (Stati Uniti) – 1972-1973
Los Angeles (Stati Uniti) – 1974-1976, 2002-2005
Oakland (Stati Uniti) – 1978
New York (Stati Uniti) 1977, 1979-2000
Monaco di Baviera (Germania) – 2001
Madrid (Spagna) – 2006-2007
Doha (Qatar) – 2008-2010
Istanbul (Turchia) – 2011-2013
Singapore (Singapore) – 2014-2018
Shenzhen (Cina) – 2019-2028