INDIAN WELLS – L’imprevedibilità di Dolgopolov manda KO Fabio Fognini, eliminato in due set piuttosto rapidi. Ma forse la partita poteva girare nel secondo set.
Fabio Fognini non aveva mai raggiunto gli ottavi a Indian Wells. Per andare più avanti, dovrà aspettare l'anno prossimo
Di Riccardo Bisti – 13 marzo 2014
Può sembrare una provocazione, ma forse non la è. Forse sarebbe stato meglio affrontare Rafael Nadal nell’ambiente glamour del Campo Centrale. In fondo, l’ultima volta che ci aveva giocato sul cemento, Fabio Fognini lo aveva dominato fino al 6-2 4-1 salvo poi disunirsi. Ma lo spagnolo si è fatto sorprendere da uno strepitoso Alexandr Dolgopolov, mai forte come oggi. La classifica ATP lo colloca al numero 31, ma l’ucraino vale molto di più, forse anche della 13esima posizione raccattata qualche tempo fa. Sullo Stadium 2, sotto il sole delle undici del mattino, Dolgopolov ha dominato il primo set contro un Fognini che sembrava avere ancora un piede sul letto. Lo stadio è bellissimo, ma era desolatamente vuoto. Non è il clima adatto per Fabio, che spesso ha bisogno di una scarica di adrenalina per dare il meglio di sé. Ma non è un alibi, anzi è un’aggravante. L’intensità deve essere la stessa, in qualsiasi situazione e contro qualsiasi avversario. L’inizio era subito in salita, con Dolgopolov abile a brekkare già al secondo game. In realtà, Fognini aveva una palla dell’1-1 e l’avrebbe anche sfruttata, ma il suo winner era chiamato fuori. Per sua sfortuna, non ha chiesto la verifica elettronica del punto. La partita si è subito incanalata sui binari sbagliati, fino al rapido 6-2 del primo set. Fabio tornava in partita nel secondo, provava a dare battaglia e sembrava riuscirci. In fondo, la continuità non è la dote più importante di Dolgopolov. E la chance, in effetti, sono arrivate.
Sul 3-3, Fognini si è trovato 0-40 sul servizio di Dolgopolov. Sembrava che la partita potesse cambiare volto. E invece l’ucraino ha sorpreso, scagliando due servizi vincenti e incassando un errore gratuito di Fognini sulla terra. Questo Dolgopolov sembra molto cresciuto sul piano della concentrazione. L’aspetto e l’andatura restano naif, ma la cabina di controllo si è rinnovata. Contro Nadal aveva saputo chiudere alla grande dopo che occhio di falco gli aveva negato un ace sul matchpoint, mentre stavolta ha alzato il livello quando ha annusato il pericolo. Di solito, è una dote riservata ai campioni. Fognini era un filo nervoso, ma sembrava ancora in partita. Lo era anche sul 4-5, quando ha servito per rimanere nel match ed è salito sul 40-15. Però si è "infognato" in tre doppi falli e ha finito col cedere al secondo matchpoint, dove è sceso a rete un po’ all’avventura ed è stato infilato dal passante di “Dolgo”. Nel complesso, una prestazione condizionata da un atteggiamento non troppo positivo, soprattutto all’inizio. Bisogna dare i giusti meriti a Dolgopolov, in forma come non mai. Fognini ha trovato un giocatore più imprevedibile di lui, e stavolta l’ucraino ha mostrato tutti i lati positivi dell’imprevedibilità. E poi gli dà noia: a parte una remota vittoria al challenger di San Remo, ci ha sempre perso, su tutte le superfici. Con 90 punti in cascina, Fabio ripartirà da Miami, con un occhio alla Coppa Davis contro la Gran Bretagna di Andy Murray, che sul Centrale si è arreso alla distanza contro un Milos Raonic in grande spolvero, seguito a bordo campo da Ivan Ljubicic (vincitore di questo torneo nel 2010) e Riccardo Piatti.
MASTERS 1000 INDIAN WELLS – OTTAVI DI FINALE
Alexandr Dolgopolov (UCR) b. Fabio Fognini (ITA) 6-2 6-4
MilosRaonic (CAN) b. Andy Murray (GBR) 4-6 7-5 6-3
Stanislas Wawrinka (SUI) vs. Kevin Anderson (SAF)
Roger Federer (SUI) vs. Tommy Haas (GER)
John Isner (USA) vs. Fernando Verdasco (SPA)
Ernests Gulbis (LET) vs. Roberto Bautista Agut (SPA)
Feliciano Lopez (SPA) vs. Julien Benneteau (FRA)
Novak Djokovic (SRB) vs. Marin Cilic (CRO)
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