Un Sonego sereno e consapevole commenta la sconfitta ai quarti dell’Australian Open

foto Ray Giubilo

«Sono felice per il torneo, per l’esperienza, per aver giocato i quarti sul centrale. E per non avere rimpianti».
Lorenzo Sonego è sereno dopo la sconfitta contro Ben Shelton, anche se qualche occasione l’ha avuta, ma non si rimprovera molto.
«Forse all’inizio sono stato troppo prevedibile, attaccavo schematicamente sul suo diritto, e lui se l’aspettava, quindi giocava d’anticipo. Poi dal terzo set in poi ho cominciato a variare, cercando il rovescio anche con il servizio, provando a essere più propositivo, e qualcosa è cambiato». Shelton, rispetto all’ultima volta che l’aveva incontrato, due anni fa a Parigi, «è molto migliorato – aggiunge Lorenzo – Sbaglia molto meno, risponde di più. E’ un giocatore diverso, anche nel servizio che è molto lavorato, e rimbalza altissimo, ed è difficile da fronteggiare anche perché varia molto gli angoli».
A Melbourne Sonny aveva già testato un altro giovane di grande potenziale, Joao Fonseca. «Sia lui sia Shelton possono entrare nei primi 10 entro un paio d’anni. Joao poi è il futuro».

Il futuro di Sonego, che risale al numero 35 del mondo, è ora la stagione indoor. «Per ora ho in calendario Rotterdam e Marsiglia, poi vedremo. Da qui me ne vado soddisfatto per l’attitudine in campo, per il fatto che ho sempre lottato fino alla fine, con una maggiore consapevolezza nei miei mezzi. Il rovescio va meglio, sulla risposta devo lavorare ancora tanto se voglio stare ad alto livello. Il mio tennis non è perfetto, sento di avere margini di miglioramento, ma sono sulla buona strada». Cambiare team, «è stata la miglior scelta della mia vita», ribadisce. «Sento molto vicino il mio nuovo team, con loro anche durante la preparazione ho condiviso dei bei momenti».