Le pre-qualificazioni degli Internazionali d'Italia premiano il giocatore più atteso e una sorpresa. Nel maschile la wild card va a Lorenzo Sonego, già nel main draw due anni fa, mentre fra le donne Camilla Rosatello sorprende tutte. La 22enne di Saluzzo fa fuori una dopo l'altra le favorite Chiesa e Trevisan, e giocherà per la prima volta a Roma.Le pre-qualificazioni femminili degli Internazionali d’Italia si confermano teatro di sorprese: due anni fa la wild card toccò a Claudia Giovine, lo scorso anno andò a Deborah Chiesa, mentre stavolta a mettere tutte in fila è stata Camilla Rosatello, quinta testa di serie e numero 274 del mondo. La 22enne di Saluzzo (Cuneo) aveva già stupito mercoledì battendo la Chiesa, e si è ripetuta all’indomani nella finale contro Martina Trevisan, vincendo di nuovo in rimonta e ancora una volta dopo un primo set a senso unico (1-6 6-3 6-3). Data l’importante posta in palio – anche a livello economico: una wild card vale circa 7.000 euro –, quello del Pietrangeli è stato un match governato dalla tensione, nel quale ha fatto la differenza la maggior freschezza fisica della piemontese. È il giorno più bello della mia vita – ha detto Camilla ai microfoni di Sportface –, quando ho iniziato il torneo il mio obiettivo era la wild card per le pre-qualificazioni”. Invece, proprio lei che fra le cinque giocatrici ad aver conquistato una wild card è l’unica a non aver mai giocato gli Internazionali (nemmeno nelle qualificazioni), lo farà partendo dal tabellone principale, per quello che sarà il suo primo match in carriera in un main draw WTA. L’augurio è che il risultato possa fargli lo stesso effetto che lo scorso anno ha dato una bella spinta alla carriera di Deborah Chiesa, protagonista da Roma in avanti di importantissimi passi avanti. “Svolta della carriera? Spero di sì – ha detto sempre a caldo dopo il successo – perché ora riesco a gestire meglio certi momenti, e lavoro ogni giorno per entrare nelle prime 100″. COME LA CHIESA NEL 2017?
Le quasi tre ore servite a entrambe per guadagnarsi lo scontro decisivo hanno pesato di più sulle gambe della Trevisan, che dal 2-0 nel terzo ha perso cinque game di fila. E sul 3-5 ha consegnato il match-point nelle mani dell’avversaria con un doppio fallo e un’ingenuità a rete. La Rosatello l’ha convertito con un rovescio lungolinea, e dopo una stretta di mano freddissima (evidentemente la Trevisan non ha gradito l’esplosione di gioia della cuneese) è corsa ad abbracciare la madre e i suoi due coach, Duccio Castellano ed Enrico Gramaglia, che da anni la seguono al TenniStadium di Lagnasco, l’accademia fondata da suo padre Claudio per darle la possibilità di diventare una giocatrice professionista. Da segnalare l’assenza sugli spalti del capitano della nazionale di Fed Cup Tathiana Garbin, che ieri era stata pizzicata dalle telecamere SuperTennis a esultare un po’ troppo animatamente a favore della Trevisan nel match contro Anastasia Grymalska. Comportamento che, indipendentemente dalla partnership con la tennista toscana, stride con i doveri istituzionali da selezionatrice tricolore. Oggi, con in campo due giocatrici coinvolte nel giro della nazionale (la Rosatello è stata convocata e ha esordito nel 2017 contro Taipei), ha preferito evitare situazioni scomode, delegando il compito di seguire la Trevisan al coach FIT Fausto Scolari. Tornerà al suo fianco nelle qualificazioni, che la fiorentina giocherà da sabato insieme a Deborah Chiesa, Anastasia Grymalska e Federica Di Sarra. Quest’ultima, che dodici mesi fa sorprese tutti sfiorando il main draw dopo aver praticamente abbandonato l’attività "pro", ha vinto lo spareggio contro Martina Caregaro.
SONEGO FA IL SUO DOVERE
In Piemonte anche la wild card maschile, conquistata dal grande atteso della vigilia Lorenzo Sonego, già vincitore delle pre-qualificazioni un paio d’anni fa. Allora era stata una grande sorpresa, mentre stavolta il suo posto nel main draw è una bella conferma, che ribadisce l’ottimo stato di forma del numero 142 del mondo, giunto ai quarti a Budapest a fine aprile. Nei cinque match delle pre-qualificazioni il torinese non ha lasciato neanche un set, completando l’opera con un successo per 7-6 6-1 su Filippo Baldi, sullo stesso Stadio Pietrangeli che dodici mesi fa gli tributò una standing ovation da vincitore dopo la sconfitta per 7-6 al terzo contro Nicolas Almagro, al primo turno delle “quali”. A differenza delle colleghe in gonnella, Sonego e Baldi hanno lasciato la tensione negli spogliatoi e se le sono date di santa ragione, dando vita a un match di ottima qualità. Il lombardo, di un anno più giovane, ha provato a spingere al limite il rivale e gli ha quasi scippato il primo set, vincendo cinque punti di fila dall’1-4 del tie-break. Ma sul secondo match-point ha sbagliato un diritto in avanzamento, sul 6-6 ha commesso un bravissimo doppio fallo e nel secondo set ne ha pagato le conseguenze, perdendo cinque game di fila. Tuttavia, ha vinto il più forte, abbinando grande solidità (in tutto il match avrà commesso appena una decina di errori gratuiti) a un tennis esplosivo, che vale già il circuito maggiore. La wild card è un bel regalo per il suo 23esimo compleanno di domani, e la sensazione è che con un buon sorteggio Lorenzo possa combinare qualcosa di importante. Le prestazioni romane degli ultimi due anni dicono che il palcoscenico, invece di spaventarlo, lo esalta a dismisura. Nelle qualificazioni, invece, giocheranno Baldi, Caruso, Caruana (debuttante al Foro come Baldi) e il pugliese Andrea Pellegrino, che a sorpresa ha vinto lo spareggio contro Stefano Napolitano. Per il biellese, che lo scorso anno giocò nel main draw, si tratta di un passo indietro difficile da digerire, ma in termini anagrafici per il tennis azzurro sembra una buona notizia, dato che Pellegrino ha due anni in meno.

WILD CARD MASCHILI
Tabellone principale: Seppi, Berrettini, Cecchinato, Sonego
Tabellone qualificazioni: Baldi, Caruso, Caruana, Pellegrino
​Tabellone doppio: Ocleppo/Vavassori

WILD CARD FEMMINILI
Tabellone principale: Errani, Vinci, Schiavone, Stosur, Rosatello
Tabellone qualificazioni: Trevisan, Chiesa, Grymalska, Di Sarra
Tabellone doppio: Chiesa/Matteucci