Ecco i nostri giudizi sulle partite di giovedì 9 maggio (Foto Felice Calabrò)

PROMOSSI

BADOSA – Quest’anno la spagnola, ex numero 2 del mondo (ora è 126) aveva vinto due partite di seguito solo a gennaio, agli Open d’Australia. A Roma ha battuto Mirra Andreeva e Navarro, non proprio due avversarie facili, forse il recente infortunio alla schiena è stato definitivamente superato. Ora avrà la bombardiera russa Shnaider.

ERRANI E FOGNINI – A 37 anni Sara – finalista qui dieci anni fa – si diverte ancora a beffare, a forza di rovesci lungolinea e palle corte, ragazze tanto più giovani di lei, come la povera Anisimova, 22 anni, numero 237 del mondo ma ex numero 21. Adesso ci proverà con la Svitolina. Da parte sua il coetaneo Fognini è riuscito solo alla distanza a staccarsi da Evans (11 sconfitte su 14 partite giocate quest’anno per l’inglese). L’importante era vincere ma in che condizioni si presenterà oggi contro Friz?

GIGANTE – Nella sfida tra wild card mancine, il ragazzo di Casal Palocco – 22 anni, numero 139 Atp – ha superato con autorità l’amico Zeppieri. Vincitore quest’anno di due Challenger, l’ennesimo Matteo del nostro tennis avrà subito una controprova molto complicata, contro Francisco Cerundolo, 20º Atp.

MEDJEDOVIC – Questo ragazzone serbo, classe 2003, ha colpi esplosivi, grande personalità e voglia di salire in fretta, come ha constatato Popyrin sulla propria pelle. Ora gli tocca Davidovich Fokina, potrebbe uscirne fuori una gara molto divertente. NADAL – Il Guerriero del tennis, alla 19ª presenza a Roma, è ferito, sbaglia tanto e si muove poco. Però la grinta e la voglia di vincere sono sempre uguali. Con il volenteroso Bergs è arrivata la 70ª vittoria al Foro, contro Hurkacz servirà di più.

PASSARO – La battaglia vinta in due giorni dal perugino contro Rinderknech – rimontando da 6-7 2-5 e annullando tre match point – rientra a pieno titolo nelle partite epiche ospitate dal campo Pietrangeli, da Seppi-Wawrinka a Fognini-Dimitrov. Ora c’è Griekspoor, che sembra troppo più solido. Però, sulla terra…

BOCCIATI

ALEXANDROVA – La ventinovenne russa, numero 18 del mondo, non riesce proprio a digerire il passaggio dal cemento alla terra battuta. Dopo le semifinali di Miami (battendo anche Swiatek) ha incassato la quarta sconfitta di fila al primo turno sul “rosso”. E poi, perdere 6-0 6-1 da Sasnovich in un’ora non è per niente bello. CORIC – Un anno fa arrivò a Roma fino ai quarti di finale battendo Monteiro, Carballes Baena e Maroszan. Contro Draper ha raccolto solo sei giochi e in classifica rischia adesso di perdere una quindicina di posizioni (ore è 55º).

KUDERMETOVA – D’accordo, la trentaseienne Kerber è una ex numero 1 del mondo, ma il 6-3 6-0 incassato da Veronika non ci sembra proprio giustificabile. Semifinalista un anno fa, la ventisettenne di Kazan rischia di uscire dalle prime trenta (ora è 25ª).

RUUSUVUORI – Benino quest’anno sul cemento, con la finale raggiunta a Hong Kong, inguardabile sulla terra battuta: cinque partite e cinque sconfitte. E la classifica non migliora, il finlandese è 71º.

SONEGO – Per come si era messa, la gara con Lajovic – che aveva battuto tre volte su quattro incontri – sembrava proprio una tipica battaglia alla Sonego, con annessa vittoria in rimonta. E invece Lorenzo ha finito per confermare il difficile inizio di stagione: 16 sconfitte su 25 incontri disputati sono decisamente troppe.