Reduce da cinque mesi così così, Naomi Osaka ritrova i risultati proprio a New York. In un match condizionato dal caldo e dalla tensione, mette fine alla striscia vincente della Sabalenka e raggiunge, per la prima volta, i quarti in uno Slam. Fuori dal campo, parla poco. Le hanno chiesto se fa altrettanto con gli amici, e lei…

23 anni fa, il Giappone portava due rappresentanti nei quarti di Wimbledon. Kimiko Date tra le donne, Shuzo Matsuoka tra gli uomini. Hanno dovuto aspettare lo Us Open 2018 per ripetere l'impresa. Ma se il piazzamento di Kei Nishikori era prevedibile, anche in virtù del suo passato, la grande novità si chiama Naomi Osaka. Non si tratta di una giapponese purosangue (il padre è haitiano), ma ormai la scelta è fatta. La federtennis nipponica è stata più lesta di quella americana: anche se risiede e si allena negli Stati Uniti, di tanto in tanto va ad allenarsi in Giappone, laddove la sua popolarità è sempre crescente. Non a caso, ha firmato due contratti importanti con la famosa marca di cibi pronti (Nissin, la stessa di Nishikori) e l'emittente TV Wowow. Non sarà facile raggiungere la notorietà di Nishikori, ma a suon di risultati ce la può fare. Quando Aryna Sabalenka ha commesso l'ultimo doppio fallo, sigillando il 3-6 6-2 6-4 finale, ha trattenuto a stento le lacrime. Mentre l'avversaria lanciava la sua racchetta verso la panchina, lei si faceva prendere dall'emozione. “È andata così perché mi ricordavano spesso i brutti momenti, gli episodi passati. Mi domandavano spesso perché non fossi mai andata oltre il terzo turno in uno Slam. Poi ho raggiunto gli ottavi a Melbourne, e avevano preso a chiedermi perché non arrivassi nei quarti”. Contro la Sabalenka non è stato un buon match: le due possono esprimere un grande tennis, ma il caldo e la tensione hanno abbassato la qualità.

"NON MI SAREI PERDONATA DI PERDERE"
Nel primo set, la Sabalenka pagava una forte irregolarità con il rovescio, solitamente il suo colpo migliore. Era la prima ad avere palla break, sul 2-1, ma poi iniziava a sbagliare una serie di rovesci. 6-3 Osaka, ma poi si riprendeva alla grande. Sistemava il rovescio, attaccava a volontà e costringeva sempre sulla difensiva una Osaka un po' in difficoltà. Nel terzo, la bielorussa andava avanti di un break (2-1), ma commetteva l'errore di distrarsi. La Osaka tornava in partita, faceva sentire per la prima volta i suoi “come on!”, poi si procurava un mucchio di occasioni. Prima 0-40, poi 0-30, ma la Sabalenka trovava sempre degli ottimi servizi nel momento del bisogno. “Proprio in virtù di queste occasioni, non mi sarei mai perdonata di perdere – ha detto la Osaka – sapevo che lei avrebbe servito bene, ma mi sono fatta trovare impreparata. Stavo pensando negativo”. Invece, almeno per stavolta, i pensieri negativi sono volati via. Nei quarti avrà la Tsurenko, in vista di una possibile semifinale contro Madison Keys, nel replay del terzo turno di due anni fa, quando incassò una clamorosa sconfitta dopo essere stata in vantaggio 5-1 al terzo. “Rispetto ad allora, saprei cosa fare. Prima ero giovane, ero stata un po' esitante”. Questo successo rilancia la sua stella dopo la vittoria a Indian Wells e i seguenti risultati, non all'altezza. Da allora, aveva raccolto un bilancio di 14 vittorie e 12 sconfitte. Nel momento del bisogno, sono arrivati quattro successi che cambiano la sua stagione.

"QUALI AMICI?"
Come detto, nei quarti troverà Lesia Tsurenko, anche lei al primo quarto in uno Slam, uscita da una vera e propria gara di resistenza contro Marketa Vondrousova: a un certo punto sembrava prossima al ritiro, in preda a un pesante colpo di calore. Forse Naomi dovrà imparare ad essere più loquace con i giornalisti. Le sue risposte sono brevi e concise, tanto che le hanno chiesto se si comporta così anche con gli amici. Era l'ultima domanda e, come le è accaduto in partita, ha dato la risposta più interessante in extremis: “Amici? Quali amici? Veramente io ho solo un'amica, con cui sono sempre me stessa… e a volte mi dispiace per lei. Poi c'è mia sorella, ma non la posso contare come amica. Beh, a volte dico barzellette, solo che non ride nessuno e mi guardano come se stessi dicendo qualcosa di offensivo. Ok, è stata abbastanza lunga come risposta?”. Insomma, il potenziale c'è, anche fuori dal campo. Prima o poi dovrà mostrarlo, specie se ambisce a sponsor diversi da quelli giapponesi. Intanto, deve vincere qualcosa di importante. I prossimi giorni ci diranno se i tempi sono già maturi.

US OPEN DONNE – Ottavi di Finale
Naomi Osaka (GIA) b. Aryna Sabalenka (BLR) 6-3 2-6 6-4