Andreas pareggia i conti nella sfida di Astana, superando Andrey Golubev per 6-3 6-3 6-7 6-2. Il kazako reagisce sino a mettere paura all'azzurro, che però lo tiene a bada come si deve. Domani il doppio: Italia favorita.Quando Andreas Seppi ha concesso una palla-break sul 2-2 del quarto set, la sconfitta era meno lontana di quanto sembrasse. Fortunatamente per l’Italia, il punto che avrebbe potuto lanciare il Kazakhstan anche nel secondo singolare si è presto trasformato nella condanna di Andrey Golubev, che dopo aver mancato quella chance ha perso il contatto col match, finendo per arrendersi 6-3 6-3 6-7 6-2. La buona notizia, oltre alla vittoria, è l'ottimo match disputato da Andreas, capace di dominare per i primi due set con quella sicurezza a tutto campo mostrata a più riprese in questo avvio di stagione. Un segnale che lascia ben sperare per l’eventuale singolare di domenica contro Kukushkin. Volendo fare un paragone tra i due match di giornata, si può dire che Golubev è riuscito a trovare quello scatto d’orgoglio che è mancato a Bolelli, salendo di livello a metà del secondo set, dopo una partenza da dimenticare. Ma nel punto che poteva cambiare tutto, Seppi ha servito bene e chiuso col diritto, e una volta tornato in vantaggio non ha più concesso nulla, pareggiando subito i conti dopo l’inatteso vantaggio firmato da Kukushkin. Contro un avversario al quale basta poco per esaltarsi, il rischio di buttare tutto all’aria era dietro l’angolo, ma Andreas è stato molto attento a non concedergli troppa corda, chiudendo dopo 2 ore e 34 minuti con un brillantissimo saldo di + 36 fra colpi vincenti ed errori gratuiti, prendendosi 44 punti diretti col servizio. Nel corso della telecronaca, Diego Nargiso ha sottolineato spesso il grande rendimento di Andreas in battuta: è stata quella una delle chiavi della vittoria, nonché della sconfitta di Bolelli in precedenza. Ieri Simone aveva le idee chiare: “Sarà molto importante il servizio”, ma ha chiuso con il 55% di punti vinti con la prima. Andreas invece he ha conquistati il 79%. È vero che Golubev non ha le qualità di ribattitore di Kukushkin, ma in quel 24% di scarto c’è tutta la differenza fra vittoria e sconfitta.
 
SEPPI LUCIDO NEL MOMENTO DECISIVO

Sotto 6-3 4-1, il Golubev B ha lasciato spazio al Golubev A, il diritto ha guadagnato un metro di profondità e una ventina di chilometri all’ora, le gambe hanno iniziato a girare, e le insicurezze hanno lasciato spazio a un tennis finalmente competitivo. Il kazako cresciuto in Italia non è riuscito a riaprire il secondo set, vedendosi annullare sul 5-3 la prima palla-break del match con un servizio vincente, ma ha raccolto i frutti del cambio di passo all’inizio del terzo, quando si è preso il primo allungo con un missile di diritto sulla palla-break, salendo rapidamente sul 3-0. Sembrava padrone del set, invece al primo assalto di Seppi ha restituito il vantaggio con un paio di errori, ma si è rifatto nel tie-break. Sotto 3-2, ha avuto il coraggio di rischiare, prima col diritto e poi col rovescio, prendendosi i tre punti che di fatto hanno deciso il set, risolto sul 6-5 da una schermaglia a rete in cui Seppi avrebbe potuto passare, invece col rovescio ha servito un assist alla volèe del rivale. Ma non gli ha dato troppo peso, e si è fatto trovare al varco quando Golubev ha provato l’ultimo assalto, prima di alzare bandiera bianca. Mancato l’allungo, il kazako ha perso altri tre giochi, provando a reagire solo quando è scattata l’ora del match-point. Anzi, dei match-point: i primi quattro li ha cancellati, risalendo da 0-40, ma sul quinto ha dovuto arrendersi ad Andreas, semplicemente più bravo a gestire la pressione di un match così importante.

BARAZZUTTI: "DOPPIO DA 50 E 50"
Spesso, in Coppa Davis il ruolo di Andreas è passato in secondo piano, ma eccetto la parentesi 2010-2011, l'altoatesino è sempre stato preziosissimo. Quando può vincere…vince. Anche per questo, ha meritato il Davis Cup Commitment Award, guadagnato oggi con la 20esima presenza nella competizione. È vero che per conquistare il premio bastano le apparizioni, vittorie e sconfitte non contano. Ma se nell’era post-Panatta è solo il secondo azzurro a raggiungere il traguardo, un motivo ci deve pur essere. Oggi ce l'ha mostrato. “Non è mai semplice entrare in campo sulla situazione di 0-1 – ha spiegato l’azzurro – ma sono riuscito a rimanere abbastanza tranquillo. Ho iniziato bene l’incontro, solido, senza strafare. Ho aspettato sempre la palla giusta per attaccare. Per i primi due set è andata bene, poi nel terzo Golubev è salito e ha preso campo, mentre io ho avuto un piccolo calo. Nonostante ciò ho rimontato, e avrei anche potuto chiudere anche nel tie-break. Ce l’ho fatta nel quarto, tornando a servire e rispondere bene". Archiviati in parità i primi due singolari, la palla passa ora al doppio, probabile ago della bilancia. In campo da una patre Bolelli e Fognini, dall'altra la collaudata coppia Golubev/Nedovyesov (capaci di battere Federer/Wawrinka), a meno che capitan Dias Doskarayev non decida di dare (meritata) fiducia a Kukushkin. Secondo Corrado Barazzutti, sempre molto cauto nei giudizi, "ci attende una sfida da 50 e 50, come spesso accade in Coppa Davis". Certo, non sarà facile, ma i nostri hanno appena vinto uno Slam, e Fognini freme per dare il proprio contributo. In breve: il doppio azzurro è superiore. Basterà?

COPPA DAVIS 2015 – Primo turno
KAZAKHSTAN-ITALIA 1-1
Mikhail Kukushkin (KAZ) b. Simone Bolelli (ITA) 7-6 6-1 6-2
Andreas Seppi (ITA) b. Andrey Golubev (KAZ) 6-3 6-3 6-7 6-2