Dall’Oregon arrivano cinque speranze per un 2014 tennistico ancora più bello. Alcune sono davvero originali: in fondo, chi non rivorrebbe in campo Anna Kournikova? 
Laura Robson sarà la prossima britannica a vincere Wimbledon?

TennisBest – 25 marzo 2014

 
Il 2014 ha avuto un inizio scoppiettante, almeno in campo maschile. La vittoria di Stanislas Wawrinka in Australia ha regalato una nuova storia, l’arrivo di coach d'eccezione (Becker, Edberg, Chang, Ivanisevic) ha dato un po’ di pepe, Roger Federer è tornato su ottimi livelli. In casa Italia, poi, c'è stata la conferma di Fabio Fognini e il trionfo di Flavia Pennetta a Indian Wells. Dunque, cosa volere di più? Ognuno vorrebbe il successo di un proprio idolo, qualche match epico…insomma, una ragione per emozionarsi nel guardare una partita di tennis. Tutte cose un po’ banali. Qualcuno è riuscito ad andare oltre. Si tratta del giornalista americano Douglas Perry. I suoi pezzi vengono pubblicati sull’Oregonian, e sono sempre piuttosto originali. Le cinque cose che Perry si augura per il resto del 2014 ci hanno divertito a tal punto da convincerci a riproporle. Troppo divertenti. Eccole, come ha scritto lui, in ordine crescente di intensità del sogno.
 
5) REUNION HINGIS-KOURNIKOVA
Martina Hingis non riesce a staccarsi dal tennis. Oggi allena Sabine Lisicki, ma non si accontenta: a Indian Wells e Miami ci ha giocato il doppio insieme. Tuttavia, le manca la compagna con cui ha vinto due Australian Open: Anna Kournikova. La loro partnership aveva attirato l’attenzione. “Per caso pensi di essere la regina? Guarda che la regina sono io” disse una volta Martina, gelosa per il codazzo di fan ululanti per Anna. Se la russa dovesse riprendere la racchetta in mano, finirebbero dritte in prima pagina e fose stavolta sarebbero entrambe regine, senza alcuna gelosia. Dovrebbero per forza sostenersi a vicenda.
 
4) LA CIBULKOVA DIMOSTRA DI NON ESSERE UN BLUFF

Tutti amano i perdenti. In questa categoria, non c’è niente di meglio che Dominika Cibulkova, finalista all’Australian Open nonostante un fisico da operaia in una fabbrica di auto Skoda. A gennaio (forse prendendo spunto dall’altra piccoletta Sara Errani) ha sfidato i clichè che vedono l’altezza come requisito indispensabile per essere competitive. E allora speriamo che non sia un fuoco di paglia. A suon di strilli, ci sta provando. Ha vinto ad Acapulco e si è portata a ridosso delle top-10. Forza cipolletta!
 
3) NADAL E LE MARATONE AL ROLAND GARROS
Rafael Nadal ha giocato 60 partite al Roland Garros, vincendone 59. Soltanto Robin Soderling lo ha battuto, nel 2009. Rafa sembra imbattibile sulla lunga distanza: in tutta la carriera, lo hanno portato al quinto set solo due volte. Nel 2011, John Isner lo spinse sull’orlo del baratro al primo turno prima di cedere col punteggio di 6-4 6-7 6-7 6-2 6-4. Novak Djokovic si mangia ancora le mani per l’invasione di campo che lo scorso anno lo condannò a una dolorosa sconfitta (6-4 3-6 6-1 6-7 9-7). Rafa resta il favorito numero 1 a Parigi, ma in avvio di 2014 è sembrato…umano. Per questo, c’è da augurarsi qualche partita al quinto, magari come accaduto al suo connazionale Tommy Robredo, che lo scorso anno rimontò per tre volte di fila da due set di svantaggio.
 
2) UNA DONNA BRITANNICA VINCE WIMBLEDON
Lo scorso anno, Andy Murray ha regalato ai britannici un’oasi dopo 77 anni di siccità. Adesso l’attenzione si sposta sul tennis femminile. L’ultima padrona di casa a vincere Wimbledon è stata Virginia Wade nel 1977. Le speranze sono tutte sulle giovani Laura Robson ed Heather Watson. Dopo gli ottavi dello scorso anno, Laura si riprenderà in tempo dal problema al polso e centrerà un clamoroso trionfo? Ha il talento per farlo, ma prima dovrà vincere almeno un torneo WTA. E la Watson? Dopo mononucleosi e un accenno di depressione, adesso è tornata ma è numero 122. Però lei ha già vinto un torneo WTA: Osaka 2012…
 
1) FINALE FEDERER-NADAL ALLO US OPEN
In tanti hanno smesso di sperarci. Federer è troppo “vecchio” mentre Rafa arriva a quella fase della stagione un po’ stanco, anche se l’ha vinto due volte. New York è l’unico torneo dove i due campionissimi non si sono mai affrontati: sarebbe un peccato se la loro rivalità non comprendesse una sfida a Flushing. A dispetto degli scettici, ci si può credere: Federer ha finalmente la schiena a posto e Stefan Edberg sembra averlo ringiovanito. Nadal è il campione in carica e resta il più affidabile di tutti. Si, possiamo ancora sperare.