Tramite il suo profilo Instagram ufficiale, la tennista russa classe 1999 ha annunciato uno stop di almeno due anni dal tennis giocato

Finale Wimbledon Juniores 2015, Campo Centrale: Sofya Zhuk, 16 anni ancora da compiere, si laurea campionessa dei Championships battendo in finale la connazionale Anna Blinkova con il punteggio di 7-5 6-4. Un’affermazione sorprendente, per una ragazzina sì talentuosa ma che era arrivata al prestigioso appuntamento londinese senza essere accreditata di alcuna testa di serie. Due anni prima il suo nome era cominciato a risuonare tra gli addetti ai lavori grazie al trionfo nel torneo Avvenire, una delle più importanti competizioni internazionali riservati ai migliori under 16 del mondo. Insomma, tutto lasciava presagire al consueto crack russo a livello femminile: bella, esplosiva, tennis moderno e d’attacco che faceva dell’intensità di gioco la sua prerogativa principale. Eppure, 5 anni dopo da quello splendido ed inaspettato trionfo, Sofya si arrende e appende la racchetta al chiodo. Forse temporaneamente, “probabilmente tra un paio di anni tornerò” dice lei, affidando le sue sensazioni a svariati Q&A su Instagram. Alla base dello stop i continui acciacchi fisici, soprattutto ad una schiena falcidiata da due brutti infortuni, che ne hanno frenata un’ascesa apparsa da subito piuttosto repentina: dopo essersi affermata a livello Itf, Zhuk nel 2018 ha raggiunto il suo best ranking al 116esimo gradino del ranking Wta, ormai due stagioni fa.

“Ho avuto gravi infortuni negli ultimi anni, senza sosta, e ho deciso di concedere al mio corpo un paio di anni di pausa e vedere come va”

Per una porta che si (soc)chiude, un portone si spalanca per la bellissima moscovita: il mondo della moda è pronta ad accoglierla a braccia aperte, e lei sembra tutt’altro che reticente a questo mondo. Tante le foto sul suo profilo che la ritraggono in varie sponsorizzazioni, ancor di più le stories dove ammette che, attualmente, il tennis non le manca affatto. Tirare le somme è sicuramente presto per una ragazza ancora giovanissima, che può ancora scegliere cosa essere e cosa diventare. D’altronde, qualunque sia la strada che intraprenderà, il talento non le manca.