da Londra, Giorgio Spalluto – foto Getty Images
L’ultima volta in cui si erano incontrati Nadal e Soderling avevano dato vita ad un match a suo modo storico, che aveva messo fine ad una cavalcata vincente che in quel momento (ed in quel contesto, Parigi, Roland Garros) pareva inarrestabile. Sempre a Parigi, nel 2006 lo svedese fu, suo malgrado, testimone di uno dei tanti primati messi a segno dal maiorchino: la sua sconfitta al primo turno, consentì a Rafa di infrangere il record di Vilas di 53 vittorie consecutive sulla terra battuta L’ormai celeberrimo “upset” del 31 maggio scorso rimase l’ultimo match del maiorchino per un periodo di più di 2 mesi, che non gli consentì di difendere il titolo conquistato nel 2008 a Wimbledon.
Il ritorno a Londra, quindi, non poteva che passare per un re-match contro Robin l’antipatico, che sempre nella capitale del Regno Unito fu protagonista nel 2007 contro Rafa di un epico match di 3° turno durato 5 giorni, e rimasto negli annali per la celebre smutandata dello screanzato vichingo.
Lo svedese, subentrato al posto del contumace Roddick (“Non ho mai pensato alle vacanze dopo Bercy. Mi hanno avvertito quasi subito dell’assenza di Andy” ha ammesso Robin), non ha assolutamente subìto la pressione del debutto assoluto in una manifestazione che, per contro, non ha certo regalato grandi soddisfazioni al numero 2 del mondo, mai oltre le 2 semifinali conseguite nel 2006 e nel 2007.
L’inizio choc dello svedese (3-0 aggiudicandosi 13 dei primi 15 punti) non taglia le gambe al maiorchino, il cui risveglio dal torpore che lo aveva attanagliato nei primi giochi, passa per un nastro fortunato che da il là al controbreak (2-3), confermato dal successivo turno di battuta tenuto a zero. Rafa sembra riuscire a contenere con il back di rovescio le bordate di Soderling, portando spesso e volentieri a casa il punto, quando riesce a muovere il lungagnone svedese. Quello che, però, manca quest’oggi a Nadal è la calma: “Ho giocato bene, ma nei momenti importanti non ero sufficientemente tranquillo. Ho fatto qualche errore di troppo, giocando più corto nei momenti importanti” ammetterà successivamente. Insomma, il fighter per antonomasia, per una volta si scopre fragile nei frangenti che ne hanno decretato la sua grandezza. “Lui è molto forte su questi campi e se non sei sufficientemente calmo è difficile vincere contro di lui.”
In queste poche parole è riassunto l’epilogo di entrambi i set, persi con lo stesso punteggio (6-4) ed allo stesso modo. Nel 10° gioco del primo set, ci mette lo zampino anche la sfortuna (o ingenuità?) che priva Rafa, sul 40-30, di una prima centrale chiamata fuori, ma che sarebbe stata ace, se solo fosse stato interpellato occhio di falco. Sul 40-40 Rafa ci mette, però, molto del suo, sbagliando due dritti consecutivi davvero gratuiti che dimostrano ancora di più come Soderling sia forse l’unico giocatore (forse assieme al Djokovic deluxe degli ultimi tempi) a destabilizzare, prima di tutto mentalmente, il gioco del maiorchino, anche in giornate come quella odierna, in cui Soderling non sempre ha il coraggio di affondare il rovescio (con cui commette ben 12 errori gratuiti nel 2° parziale), come nell’occasione del primo matchpoint, sempre sul servizio di Rafa, sempre nel 10° gioco. Questa volta si tratta, però, del secondo set in cui il numero 2 del mondo era stato anche avanti di un break, subendo l’immediato controbreak dello scandinavo, bravo a portare a casa il turno di servizio successivo, al termine di un interminabile game durato ben 20 punti ed in cui Nadal aveva avuto una palla break, annullata grazie a un servizio vincente. Il famigerato 10° game vede Rafa non mettere una prima nei primi 6 servizi. Anche in questo caso lo spagnolo ha comunque una palla per il 5-5, svanita questa volta per colpa del suo fallosissimo rovescio. Si va ai vantaggi con Soderling che chiude al 2° matchpoint, grazie al 13° errore gratuito di rovescio.
Le chance per Rafa di tornare in vetta alla classifica si assottigliano sempre di più. A Roger basta, infatti, vincere un solo match per avere la certezza matematica di chiudere l’anno al numero 1. “Non era certamente questo il luogo ed il momento ideale per operare il sorpasso. In questo momento non valgo il numero 1” taglia corto Rafa che è ancora più tranciante quando un giornalista ipotizza un problema fisico alla base delle incertezze palesate in campo. Per fortuna ci pensa un paffuto signore messicano a stemperare un po’ la tensione, al termine della chiacchierata con i giornalisti spagnoli. Da una borsa color porpora tira fuori un trofeo a forma di pera che sulle prime scatena l’ilarità degli ignari astanti. In realtà si tratta del trofeo conquistato ad Acapulco nel 2005 e dimenticato da Nadal in un taxi di Città del Messico. Basterà a fargli ritrovare il sorriso?
Statistiche del match
Nadal – Soderling
ACE 5-5
Doppi falli 1-2
1% 60-54
% Punti sulla 1° 62-73
% Punti sulla 2° 54-53
Break point 2/4 – 4/7
Vincenti 18 – 23
Errori gratuiti 24- 27
Punti a rete 2/3 – 10/18
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