da Parigi, Daniele Rossi – foto Getty Images
Lo avevamo visto in grande forma, spazzare via i vari Recouderc, Dent, Montanes e Cilic, ma che in appena quattro set (3-6 6-3 7-5 6-4), Robin Soderling riuscisse a eliminare anche un certo Roger Federer ancora non ce lo aspettavamo.
Lo svedese sulla terra parigina è capace di ogni cosa: l’anno scorso eliminò Nadal agli ottavi di finale, poi si arrese nell’atto conclusivo proprio allo svizzero, tra l’altro in maniera piuttosto netta. Ma Roger quest’anno non doveva più fare la storia e il Soderling di oggi è ancora più forte e sicuro di quello del 2009.
L’inizio di partita non fa presagire alcuna sorpresa, Roger tiene il servizio abbastanza agevolmente, Soderling spara le sue solite cannonate di servizio e di diritto, ma è proprio lo svizzero a conquistare il break decisivo nel famigerato settimo gioco.
Federer tiene la battuta senza problemi e chiude il primo set per 6-3.
La situazione si ripete analoga nel secondo parziale, ma a parti invertite: è Soderling infatti a sfruttare l’unica palla break della frazione e ad assicurarsi il set.
Il terzo viaggia sul filo dell’equilibrio sino al 5-5, quando la partita viene interrotta per pioggia.
Alla ripresa Roger perde la battuta proprio nel momento più delicato e manda lo svedese a servire per il set.
Sul 40-30, Robin non si distrae, anche dopo aver dovuto rigiocare il punto su una palla contestata, e dirime ogni dubbio con l’undicesimo ace della partita, 7-5.
Uno “Chatrier” totalmente schierato con lo svizzero, cerca di confortare il proprio beniamino, ma non è Federer a mancare, è piuttosto Soderling a giocare a livelli pazzeschi.
Il campione in carica fa e restituisce il break in apertura di quarto set, che viene interrotto brevemente sul 3-3, causa pioggia.
Dopo la sosta Roger deve annullare due pericolosissime palle break, mentre Soderling tiene il servizio continuando a bombardare l’avversario con prime vincenti a 212 km/h o ace a 225 km/h.
Il momento cruciale è sul 4-4, quando Soderling riesce a sfondare col diritto e a guadagnarsi 2 palle break. Federer annulla la prima con un ace, ma sulla seconda passa lo scandinavo.
Il finalista 2009, va a servire per il match sul 5-4 e dimostra di non patire alcuna emozione. Sul 40-15 il rovescio in risposta dello svizzero si spegne oltre la linea di fondo e Soderling può esultare (piuttosto moderatamente in realtà) per un’altro incredibile upset.
Come detto, prestazione monstre dello svedese, che ha dimostrato di trovarsi meglio a Parigi che a casa sua.
Servizio ingiocabile, diritto devastante e profondissimo, rovescio solido e gran tenuta mentale, così Soderling ha conquistato la sua vittoria.
E’ la prima contro Federer dopo 12 sconfitte in altrettanti incontri.
Il Re vede anche interrotta la sua incredibile serie di 23 semifinali consecutive in tornei dello Slam e, in caso Nadal vinca il torneo, perderà anche la prima posizione.
L’elvetico non ha giocato male, ha disputato una buona partita condita dai soliti colpi di classe, ma per una volta si è dovuto arrendere allo strapotere dell’avversario, anche se Roger forse avrebbe potuto variare un po’ di più il gioco per spezzare il martellamento dello scandinavo.
Ma quando Soderling gioca così, c’è poco da fare e qui Federer può chiedere informazioni in merito anche a Nadal.
Dovesse continuare su questa linea, ci sono ottime probabilità che Robin riesca a riportare in Svezia la Coppa dei Moschettieri, 22 anni dopo Mats Wilander. Berdych e Nadal permettendo…
“Scendo sempre in campo per vincere, non mi curo di chi ho di fronte. Certo battere il numero uno è sempre una grande soddisfazione – ha dichiarato Soderling dopo la partita – Il tempo ha appesantito un po’ le palline e il terreno era più scivoloso, ma sono abitutato a ogni condizione e mi sono trovato bene, forse mi ha favorito. Questa è una grande vittoria, ma è solo un quarto di finale, devo rimanere concentrato sul prossimo match”
Poi quando gli chiedono se eliminare Federer ai quarti, dopo 23 semifinali consecutive, rappresenti una delle più grande imprese sportive, non solo tennistiche, di tutti i tempi, allarga il sorriso e dice: “Forse sì, mettere fine a questo record è stato veramente incredibile”.
Il pubblico dello “Chatrier” non gli è stato certamente amico, ma Robin non se ne è curato: “Gioco per vincere, non per il pubblico”.
Federer invece si presenta in conferenza stampa con un po’ di ritardo e una visibile delusione stampata sul volto, che cerca di celare con il cappellino d’ordinanza ben calcato sulla testa.
“Soderling ha giocato alla grande, le palline con la pioggia sono diventate più pesanti e questo mi ha sfavorito. Perdere il record delle semifinali è una delusione, ma ho sempre quello dei quarti…(rida, ndr) – ha dichiarato lo svizzero – Lui ha servito benissimo e non sono riuscito a sfruttare le occasioni che ho avuto, soprattutto nel secondo set. Sono seccato perchè le partite che ho perso quest’anno sulla terra sono state tutte sotto la pioggia”
“La delusione più grossa per me è non poter difendere il titolo – ha aggiunto – non ho giocato al massimo, ma le condizioni e l’avversario hanno fatto il resto. Adesso guardo avanti, ora c’è l’erba, mi concentrerò su questo. Se Soderling può vincere? Certo, è in semifinale e ha fatto finale l’anno scorso, quindi adesso è anche più sicuro di sé”
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