Alla prima occasione il 22enne del Nebraska fa centro. Sam Querrey sconfitto al termine di una finale molto serrata … di FEDERICO MARIANI

di Federico Mariani – foto Getty Images

 

Jack Sock si aggiudica lo U.S. Men’s Clay Court Championships di Houston, un torneo storico per gli Stati Uniti che si disputa dal 1910 e che ha viaggiato nel corso degli anni per quasi tutto il Nord America fino ad arrivare nella cittadina texana nel 2001.

 

 

Il ragazzo del Nebraska fa centro alla prima finale in carriera nel circuito maggiore. E’ il sesto americano ad aggiudicarsi il torneo da quando questo si è trasferito a Houston. Nel suo primo acuto, Sock supera in una finale all american (non accadeva da Atlanta 2011con in campo Fish ed Isner) il connazionale Sam Querrey al termine di una sfida serratissima e decisa da due tie break.

 

Nonostante i 22 anni di età e la prima esperienza nell’ultimo atto di un torneo, Sock gioca tremendamente bene i punti importanti mostrando un piglio ed una personalità da veterano. Significativi i numeri della finale, numeri quasi tutti favorevoli a Querrey che, però, è venuto a mancare nei momenti importanti.

 

Il primo set, dopo uno immediato scambio di break ed una sostanziosa sospensione per pioggia nel decimo gioco, approda ad al prevedibile tie break. Qui Querrey si porta in vantaggio per 5-2 con due minibreak di vantaggio, ma il californiano si fa rimontare. Sul 6-5 Sam ha il setpoint sulla racchetta col servizio a disposizione ma uno splendido dritto vincente di Sock cancella l’opportunità. Si procede ad oltranza, Sock annulla altre due palle-set per il connazionale e sul 10-9 assesta il colpo definitivo incamerando il primo set con un tie break da 20 punti.

 

Nella seconda frazione Querrey è ingiocabile al servizio ed aggressivo in risposta. Dopo aver fallito una palla break nel game d’apertura, Sam strappa il servizio avversario nel settimo gioco. Nel game seguente, tuttavia, Sock recupera immediatamente lo svantaggio ad un Querrey che fino a quel momento non aveva concesso neanche un quindici al servizio. Nel dodicesimo gioco un doppio fallo del californiano manda Sock a matchpoint, ma nella circostanza è bravo Querrey a salvarsi ed approdare nuovamente al tie break.

 

Come nel primo set, anche nel secondo tie break Sock è più concreto e determinato. Il più giovane mette ben due minibreak di distanza tra sé e Querrey e, al primo matchpoint, chiude la disputa lasciando due soli punti al rivale.

 

Querrey nel complesso fa più ace e meno doppi falli di Sock, ha una percentuale di realizzazione migliore sia con la prima che con la seconda e chiude con due punti in più (82-80). Nel tennis, tuttavia, non tutti i punti hanno la stessa valenza e Sock è fenomenale nel saper giocare meglio quelli con maggior peso specifico. Il ragazzo di Lincoln, che tanti problemi aveva avuto ad inizio anno con l’operazione all’anca e la grave malattia che stava per costare la vita al fratello, alza per la prima volta al cielo un titolo del circuito maggiore con pieno merito.

 

Sock è il settimo giocatore tra i nati dal 1990 in poi ad aggiudicarsi un titolo Atp. Non possiede il talento cristallino di Dimitrov o Tomic, né i mezzi fisici di Raonic, ma l’americano è sicuramente un giocatore vero, con un collaudato schema servizio-dritto quasi sempre mortifero ed una spiccata attitudine alla lotta. In futuro lotterà per il tennis di vertice, intanto a Houston Sock ha posato il primo mattone della sua carriera.