Carlos Alcaraz conquista la prima finale al Roland Garros ai danni di Jannik Sinner: la seconda sfida a livello Slam che arriva al quinto set è ancora del giocatore spagnolo
Carlos Alcaraz conquista la prima finale al Roland Garros della carriera, giocherà contro Alexander Zverev o Casper Ruud per il titolo. Lo spagnolo infligge la seconda sconfitta stagionale a Jannik Sinner, 2-6, 6-3, 3-6, 6-4, 6-3 il punteggio finale al termine di una battaglia di oltre quattro ore. Una partita che come sempre tra i due si decide per pochi dettagli, con un netto calo fisico da parte di Sinner a partire dalla metà del quarto set.
La chiave del primo set è stato sicuramente il break arrivato in apertura in favore di Sinner dopo aver annullato due palle game, con un vantaggio nel punteggio e sul piano mentale. Alcaraz ha commesso diversi errori soprattutto sul lato del dritto, colpo sollecitato dall’altoatesino quando colpisce dal lato destro del campo arrivando in scivolata. La sensazione rispetto ai precedenti incontri è la maggiore difficoltà di tenere lo scambio da fondo da parte dello spagnolo, che non riesce sempre a giocare le consuete variazioni che caratterizzano il suo gioco.
Il secondo set sembrava essere iniziato sulla falsa riga del primo, con ancora un break in favore di Sinner e il punteggio di 6-2, 2-0. Da quel momento però c’è stato un brusco calo di energie da parte dell’altoatesino, che ha impattato immediatamente sulla resa al servizio e ha fatto rientrare in partita Alcaraz. Al termine del parziale vinto dallo spagnolo si contano 14 vincenti in suo favore e 12 non forzati da parte di Sinner, che hanno fatto la differenza nell’andamento del parziale e soprattutto nella capacità di Sinner di giocare profondo e colpire con il passante l’avversario.
Sul punteggio di un set pari e a metà del terzo set, è arrivato un problema di crampi alla mano destra di Sinner che lo hanno inizialmente destabilizzato. Se c’è però un aspetto in cui l’altoatesino è migliorato nel corso dell’ultimo anno è la capacità di giocare sulle difficoltà, e dal 2-1 Alcaraz è riuscito a infilare una serie di cinque game su sei disputati che lo hanno portato a vincere il parziale per 6-3. Lo spagnolo non è riuscito ad adattarsi al cambio di strategia dell’avversario, che complice una minore mobilità ha puntato maggiormente su colpi profondi e definitivi.
Il quarto set è stato il più equilibrato della sfida con zero occasioni di break da parte di entrambi fino al decimo gioco: sul punteggio di 5-4, 15-30 Alcaraz e con Sinner al servizio, l’azzurro sbaglia uno smash piuttosto semplice che gli avrebbe consegnato due palle game. Sul 30-30 lo spagnolo vince altri due punti e si trascina al quinto e decisivo set (10-1 il record positivo di Alcaraz, 6/7 per Sinner al quinto). La serie positiva per la testa di serie numero tre iniziata sul finire del set precedente si estende a cinque giochi consecutivi che lo portano sul 3-0 con un break di vantaggio, ma la qualità di gioco espressa da entrambi i giocatori è altissima. Senza altre occasioni di break la partita si avvia lentamente verso la conclusione, con Sinner che ha perso sempre più i riferimenti in mezzo al campo e Alcaraz che vola in finale.
Intervistato da Corretja, così Alcaraz a fine partita: “Devi trovare la gioia nella sofferenza, questa è la chiave soprattutto sulla terra. Scambi lunghi, partite da quattro ore e cinque set, devi lottare e soffrire. Come ho detto spesso al mio team deve piacerti la sofferenza. Le partite più dure che ho giocato sono state entrambe con Jannik, oggi e allo U.S. Open 2022. Ha un team fantastico e ha dimostrato il grande giocatore che è, spero di giocare ancora tante partite con lui. Entrambi abbiamo avuto i crampi, ho imparato dalla partita dell’anno scorso con Djokovic che in questi momenti devi mantenere la calma e continuare, perché il campo prima o poi passa“.