Nei quarti per Jannik il successo su un tennista che ha potenziale superiore alla classifica. Semi raggiunta, ora c’è il ‘pesciaccio’ Alcaraz…
Tanto per darmi delle arie, ho imparato a fare teoriche distinzioni tra classifica e potenziale. A significare che la prima riflette il rendimento del giocatore in quel preciso istante, il secondo racconta ciò che potrebbe essere di lui, se…..
Così, pensando alla 54ma posizione mondiale di Emil Ruusuvuori, credo che il finlandese possa tranquillamente ambire a una tremtina di posizioni più in alto se solo mettesse sulle corde la gioia di qualche scambio in più E certo che tra il dire e il fare c’è di mezzo tecnica e tattica da sfinare, ma l’erede di Jarkko Nieminen è già a buon punto e a Sinner, l’atesino, va riconosciuto il merito di aver battuto nei quarti un ottimo giocatore sotto il cielo piovoso di Miami. Simili per stile di gioco e morfologia, i due uomini venuti dal freddo, sono diversi nella visione di gioco e nella determinazione dei colpi vincenti. Il cammino del nostro portabandiera nel secondo 1000 dell’anno, è assolutamente senza macchia e ci offre ancora una volta un atleta solido mentalmente che non conosce l’arte del lamento. E a conferma del suo valore ecco una semi che avvalora ancor più quella giocata a Indian Wells.
Ora, a un tiro di schioppo si profila la sagoma di Alcaraz, brutto pesce a cui contendere l’ingresso in finale. Non per fare della facile euforia, ma in semi intanto ci siamo! Il resto è un’altra storia.