Un Sinner soddisfatto per la prestazione contro Medvedev commenta il ritiro di Rafa e si prepara alla prossima sfida

foto Rolex Shanghai Masters/ @mikefreyphotos

La vittoria in poco più di un’ora e 20 minuti su Daniil Medvedev nei quarti del Masters 1000 di Shanghai diventa una notizia di contorno nella conferenza stampa di Jannik post match.

Oggi è il giorno dell’annuncio del ritiro di Rafa Nadal, una notizia attesa, serbata gelosamente da tempo dal nino, che inevitabilmente, e con tanta commozione, ha deciso di comunicare.

D’obbligo dunque un commento sulla questione. “E’ una notizia difficile per tutto il mondo del tennis, e non solo. Posso dire che sono stato molto fortunato a conoscerlo, anche dal punto di vista personale, ed è una persona incredibile. Naturalmente, come giocatore, abbiamo visto tutti quanto è stato bravo e le lezioni che ha dato ai giovani giocatori, come comportarsi in campo, come gestire le situazioni difficili. Sì, ha regalato a tutti noi molte emozioni quando lo abbiamo visto giocare“.

Una lezione su tutte, quella dell’umiltà: “Ci ha insegnato a rimanere umili, a non cambiare con il successo, a scegliere le persone giuste intorno, ad avere una grande famiglia“.

Doversi confrontare con mostri sacri del calibro di Rafa, Nole e Roger prima, è senza dubbio un’eredità pesante: “Quello che hanno fatto negli ultimi anni è stato incredibile. Non ci sono molte cose da dire sulla pressione, la pressione ci sarà sempre. Parlando dal mio punto di vista, penso a me stesso, a quello che devo fare in campo, a quello che devo migliorare, e spero di migliorare come giocatore. Loro sono stati molto costanti nel corso degli anni, sono stati costanti per 15 anni. Quindi, è incredibile quello che hanno raggiunto. Ci sono molte cose che possiamo prendere da loro. Non possiamo paragonarci a loro, è impossibile, soprattutto in questo momento. Penso che tutti noi siamo stati molto fortunati a vedere i Big 3 a giocare. E io mi ritengo molto fortunato a conoscerli anche come persone e a poter imparare da loro”.

La realtà però ci riporta a Shanghai, alla prestazione stile allenamento di giornata, complice un Medvedev acciaccato – “Ovviamente ci conosciamo un po’ meglio ogni volta che giochiamo contro. Mi è sembrato che oggi avesse qualche problema alla spalla, e credo che tutti l’abbiamo visto, quindi non ha giocato al meglio, soprattutto con il dritto, ma, si sa, può succedere” – e il pensiero si sposta subito alla possibile sfida di semifinale contro Alcaraz, rivincita della scorsa settimana a Pechino. “Giocare contro Carlos non è mai facile, ma cerco di mettermi sempre nella migliore posizione possibile, e poi vediamo cosa posso fare e cosa posso ottenere. E poi vediamo, nel tennis non si sa mai. Naturalmente è il favorito, ma può succedere di tutto in campo” (l’avversario di Sinner in semifinale sarà Machac, ndr).

Nel finale un commento sull’incredibile annata, sui numeri da record e sull’importanza delle statistiche per Jannik: “Cerco di giocare ogni torneo con una buona mentalità. Ovviamente ogni torneo è diverso. Le partite di primo turno sono di solito molto, molto dure, per cercare di prendere il ritmo. Ma sì, ovviamente sento che la stagione che sto giocando è molto buona, è una stagione di alta qualità, e cerco di andare avanti. La stagione non è ancora finita, ci sono ancora alcuni tornei importanti in arrivo, Parigi e le Atp Finals di Torino. La prima parte è sempre cercare di migliorare ogni giorno, e questo è tutto”. E questo è solo un bell’inizio…