Le parole in conferenza stampa di Jannik Sinner dopo la vittoria all’esordio su Eubanks, tra le sensazioni dentro e fuori dal campo e la conferma della relazione con Kalinskaya
PARIGI – «Ho vissuto un periodo sicuramente difficile, sono stato malato per parecchio tempo. Sono rimasto sdraiato a lungo nel letto, ci sono stati giorni dove non ho potuto nemmeno uscire di casa». Con lo sguardo un po’ annoiato e una certa ingenuità che per fortuna ancora non lo abbandona, Jannik Sinner – esaurita velocemente e con sufficiente personalità la pratica Eubanks – sparge indizi misteriosi (e preoccupanti?) sul periodo di riposo forzato – non giocava dalla vittoria di Madrid su Khachanov del 30 aprile – legato al suo infortunio all’anca destra. «Non voglio entrare nei dettagli sul tipo di lavoro che abbiamo compiuto durante la mia inattività, è stato fatto tutto il possibile, considerato che ho perso velocemente peso e tanta massa muscolare. Sono molto contento di essere tornato a giocare, la partita di oggi non era semplice. Non sapevo bene cosa aspettarmi, anche se ero fiducioso sulle mie possibilità, mi sento, anche in queste condizioni, capace di giocare un bel tennis. Della partita sono soddisfatto, l’anca non mi ha dato problemi, ho servito bene nei momenti delicati, quando Eubanks ha avuto qualche palla break. Ora naturalmente devo alzare il livello, allenarmi più sul ritmo, domani ci occuperemo di questo capitolo del mio gioco. Diventare numero 1? Naturalmente so quello che può succedere, però mi sento molto tranquillo. Se dovesse accadere qui, sarò felice, è chiaro, altrimenti poco male. Sono ancora giovane, posso aspettare…».
Spesso sfuggente sulle questioni legate sul suo fisico, Jannik ha allentato il catenaccio in riferimento alla love story che lo vede protagonista insieme alla bella Anna Kalinskaya, venticinquenne tennista russa, che lo avrebbe raggiunto anche a Torino nei giorni della degenza e che oggi ha assistito al suo match dalla tribuna del campo Lenglen. «Sapete, da sempre voglio tenere separato il mio tennis dalla vita privata. Sto con Anna, questo sì, però conoscete la mia riservatezza… di più non dico». E te pare poco, aggiungerebbero a Roma.
Tornando al tennis di campo, il prossimo avversario di Sinner è Richard Gasquet, 38 anni il 18 giugno, beniamino storico del tennis francese. Considerato già da bambino un probabile numero 1 del mondo, non è poi riuscito a competere a lungo con i Fab Four, accontentandosi del settimo posto nel ranking come suo migliore acuto. Al suo ventunesimo (e ultimo) Roland Garros – con i quarti di finale del 2016 come massimo turno raggiunto – è ancora capace di sfoderare rovesci, rigorosamente a una mano, da far illanguidire gli appassionati, come ha dimostrato ieri contro Coric. Due i confronti diretti, entrambi vinti – uno sul cemento e uno sull’erba – nel 2023 da Sinner. «Mi aspetto una bella lotta – il commento di Jannik – affrontare un francese a Parigi non è mai facile, e Richard avrà tutto il tifo dalla parte sua. Lo stimo molto, ha un grandissimo talento, è bello vederlo ancora in campo. So che dovrò migliorare, domani lavoreremo su questo».