Jannik Sinner si sta allenando a Melbourne in vista dell’esordio agli Australian Open, dove proverà a difendere il titolo dello scorso anno. La preparazione è importante, ma non manca la scaramanzia

Foto Ray Giubilo

Manca una settimana all’inizio degli Australian Open 2025, torneo che segnerà il ritorno in campo in tornei ufficiali di Jannik Sinner. Il numero uno al mondo è arrivato a Melbourne già da qualche giorno, con diverse sessioni di allenamento sulla Rod Laver Arena in compagnia di Cruz Hewitt e Stan Wawrinka. In un’intervista concessa agli organizzatori del torneo, l’altoatesino ha parlato di come ha vissuto questo periodo lontano dai campi, tra la preparazione invernale e il natale in famiglia. “È importante passare il Natale in famiglia, ma è stato difficile dopo aver perso mia zia – prosegue SInner -. Lei sarà per sempre nel mio cuore, è una di quelle persone speciali che terrò sempre con me. È stato uno stress perdere una persona così importante, che mi ha dato tanti consigli e mi fatto vivere momenti belli in sua compagnia. Per questo è stato un Natale strano“.

Sinner avrà l’opportunità di giocare due match d’esibizione nell’Opening Week australiano, contro Alexei Popyrin e Stefanos Tsitsipas nelle giornate di martedì 7 e venerdì 10 gennaio. “Ho l’opportunità di giocare un paio di match di esibizione prima dell’inizio del torneo e spero di riuscire a ritrovare il ritmo visto che non gioco dallo scorso anno“. Non manca però anche un pizzico di scaramanzia, che per l’azzurro passa da un particolare che non ha a che fare direttamente con il campo. “Ho la stessa stanza d’hotel dell’anno scorso, anche se sto cercando di diversificare e arricchire la preparazione di giorno in giorno. Nadal ha avuto lo stesso autista per 20 anni nella tratta dall’hotel al campo? Beh, era un autista fortunato“.

Infine un commento sul caso Clostebol, con la sentenza del CAS che inevitabilmente si avvicina e l’attesa per conoscere la data in cui avrà inizio il processo a Losanna. “Amo chi oggi è intorno a me, quelli che si fidano di me prima di tutto come persona, anche all’interno della situazione che ho vissuto l’anno scorso e che sto ancora vivendo. Cerco di circondarmi di persone che abbiano fiducia in me, con cui io possa sentirmi in confidenza: mia zia era una di queste“.