Tra gioia e delusione: le parole di Sinner e De Minaur al termine del singolare che ha deciso la semifinale tra Italia e Australia
MALAGA – Aggiorniamo i numeri principali di Jannik Sinner. Contro De Minaur ha ottenuto la 72ª vittoria del 2024, su 78 incontri disputati, la 13ª consecutiva. In Coppa Davis ha portato il suo ruolino a 11 successi su 12 incontri, l’unica sconfitta – ininfluente perché la squadra azzurra era già qualificata alle finali – porta la firma dello svedese Mikael Ymer (ritiratosi un anno fa, dopo la squalifica di 18 mesi decisa dalla Corte Arbitrale per lo Sport per aver saltato tre controlli antidoping) e risale al 18 settembre 2022. E poi mettiamoci anche l’ottava vittoria su otto sfide (Next Gen esclusa) del campione dai capelli rossi contro il malcapitato De Minaur, apparso molto demoralizzato in conferenza stampa. «Giocare contro Sinner è come provare a risolvere un puzzle complicato – ha detto – solo in pochi ci riescono. La sua palla velocissima, la sua consistenza ad alti livelli e la sua capacità di alzare il ritmo nei momenti decisivi lo rendono un avversario molto difficile da affrontare, ormai lo abbiamo capito in tanti». «Però Alex ha disputato una bella partita, ha servito bene e cercato anche di cambiare qualcosa nel suo gioco – Sinner prova a spiegare l’ennesimo successo in due set sull’australiano – io mi sono sentito meglio in campo rispetto alla gara di giovedì contro Baez, anche se il punteggio di oggi è stato più equilibrato. L’Olanda? Sarà dura, da parte mia sono molto felice di giocare un’altra finale e chiudere così al meglio un anno davvero speciale. Mi aspetto tanti tifosi, belli rumorosi come oggi». La vittoria di Berrettini su Kokkinakis aveva messo in discesa la sfida con l’Australia. «Il successo di Matteo è molto importante, per la sua stagione e perché grazie anche a lui abbiamo evitato di giocare un altro doppio, risparmiando così energie preziose. Speriamo che domani sia una bella giornata, io ci credo».
Ritroviamo così l’Olanda, nostra avversaria un anno fa nei quarti (nel consuntivo totale siamo in netto vantaggio, 9-1, con l’unico ko arrivato nella prima sfida del 1923). A Malaga nel 2023 Van de Zandschulp batté Arnaldi 7-6 al terzo set, poi Sinner superò 7-6 6-1 Griekspoor e in doppio con Sonego ebbe la meglio su Griekspoor-Koolhof per 6-3 6-4. «Sarà tutta un’altra partita, molto più complicata – ha detto uno sbrigativo Volandri – la superficie di quest’anno è più veloce, ci aspettiamo di affrontare una squadra in fiducia dopo le vittorie su Spagna e Germania. Noi abbiamo già disputato una finale, quindi siamo un pizzico più esperti, ma rispetto a un anno fa la voglia di prenderci la Coppa Davis è la stessa». E allora, non ci resta che (ri)vincere.