Le parole del numero uno al mondo al termine della vittoria in tre set contro Ben Shelton in ottavi di finale, con vista sulla prossima sfida a Daniil Medvedev
«Mi aspetto una reazione di Medvedev alle mie recenti vittorie contro di lui, dovrò farmi trovare pronto». Jannik Sinner (42 vittorie su 45 partite in questo suo magico 2024, solo Federer, Djokovic e Nadal hanno marciato a questi ritmi nel terzo millennio) ha già archiviato la pratica Shelton, velocemente in conferenza stampa come pochi minuti prima sul campo. «E’ stata una partita dura e sono contento di averla chiusa in tre set. Ho risposto bene e posso essere soddisfatto. Ora mi devo concentrare subito sui quarti di finale. Alcaraz e Djokovic prossimi avversari se andrò avanti? Non è il momento di fare previsioni». Proviamo a farne una invece sulla partita tra il numero 1 del mondo e il russo, che a sua volta sul tetto del mondo è salito per 16 settimane, nel 2022. Undici i confronti diretti, con Medvedev che ne ha vinti i primi sei, mentre Sinner ha battuto Daniil nelle successive cinque sfide, due giocate quest’anno (la finale storica all’Open d’Australia e la semifinale di Miami). Sarà il primo incrocio sull’erba, «e le cose possono essere molto diverse dalle altre partite tra di noi – sentenzia il ventiduenne altoatesino – le sue pallate sono molto basse, mi aspetto una partita molto fisica e scambi lunghi. Chi tra noi servirà meglio sarà sicuramente avvantaggiato. Altro non dico, dovrò studiare con il mio team la tattica migliore». E il tweener che ha sfoggiato nel finale? «E’ stata solo fortuna – ecco che esce la ben nota umiltà del campione – non so davvero cosa dire».
Per la prima volta avremo un tennista e una tennista nei quarti di finale del torneo più importante del mondo, un’altra conferma del momento clamoroso che il nostro tennis sta attraversando. «E c’è anche Lorenzo (Musetti, ndc) che può arrivare nei quarti, nelle ultime settimane ha alzato molto il livello del suo gioco. Jasmine? L’ho incrociata qualche giorno fa, per farle i complimenti. Dopo Parigi ha azzeccato altri grandi risultati, è bravissima».
Chiusura con una piccola sorpresa, almeno per noi. Partendo da un video calcistico pubblicato in questi giorni londinesi (lui che palleggia con il piede sinistro, con interessante capacità di tocco, insieme a Berrettini e altri tennisti) Jannik ha rivelato di essere «mancino nella parte inferiore del corpo, e destro in quella sopra. Normale, no?». Non tanto, o forse normale solo per un superuomo come questo tennista dai capelli rossi che ha fatto innamorare l’Italia.