Da un punto dalla sconfitta ad alzare la Coppa, una strada faticosa ma bellissima! La felicità della squadra e il pensiero alla capitana Tathiana Garbin

MALAGA – Ecco i cavalieri che fecero l’impresa, 47 anni dopo Panatta e soci (dispiace solo per l’assenza di Fognini, che per i colori azzurri ha dato tanto, ma questa, come si dice sempre, è un’altra storia). I volti distesi, il sorriso aperto, la voglia di fare battute. «Siamo una squadra unita e molto giovane – dice Sinner – tranne uno (e cerca con lo sguardo Bolelli, classe 1985, ndr), lui gioca da quindici anni in questa squadra, la sua esperienza ci è stata molto utile. Ci tenevamo anche che Matteo (Berrettini, ndr) venisse qui a tifare, così è stato tutto più bello. C’è tanta emozione, abbiamo sentito la pressione e la responsabilità per tutti gli italiani venuti qui a Malaga, sapevamo anche che c’era tanta gente davanti alla Tv in Italia. Abbiamo vinto anche per loro, con il cuore e la giusta mentalità. Da quando gioco in Davis (nel 2021, il suo record in singolare è ora di 9 vittorie e una sconfitta, ndr) mi sono sentito subito a mio agio, uno della squadra. Tornando dalle Finals di Torino ho portato tanta energia, abbiamo fatto ancora più gruppo. Ieri eravamo ad un punto dall’essere fuori e oggi alziamo la Coppa. E’ bellissimo».

Ma c’è una chiave per spiegare il trionfo azzurro? «Forse il divertimento che proviamo tutti a fare parte di questa squadra – interviene capitan Volandri – siamo ragazzi a cui basta davvero poco per stare bene insieme, una partita a carte, una alla play. Anche grazie a questa coesione siamo riusciti a superare tutti i guai piccoli o grandi che abbiamo incontrato nel nostro percorso. E poi voglio ricordare il grande staff che ci aiuta e ci protegge, senza dimenticare la sinergia tra Federazione e allenatori, che è ormai uno dei punti di forza del nostro movimento».
Arnaldi ride («siamo felicissimi, e lo saremo ancora per tanto…»), Sonego pensa alle vacanze («sono orgoglioso della nostra vittoria, ci tenevamo tutti, ma ora penso solo a riposarmi») e Sinner, da riconosciuto uomo squadra, chiude con una dedica toccante. «Domani è una giornata importante per Tathiana (Garbin, capitana della squadra di King Cup, che si dovrà operare per una recidiva di un tumore, ndr) e spero che questa nostra vittoria le abbia regalato qualche ora di serenità. Siamo tutti contenti per la Coppa Davis, per aver fatto la storia. Ma quello che conta davvero nella vita è tutt’altro quindi dobbiamo sentirci molto fortunati di essere qui».