di Fabio Colangelo – foto Ray Giubilo
Nella settimana appena trascorsa, l’unico torneo Challenger a prendere il via in tutto il mondo era quello da 42.000 euro + H di Bergamo. Nonostante rispetto alle ultime edizioni il prize money fosse più che dimezzato, il campo di partecipazione non ha avuto niente da invidiare agli anni precedenti (Santoro a parte) grazie a questa data fortunatissima che non vede nessun tipo di concorrenza. Torneo senza grosse sorprese, (in finale Gilles Muller e Karol Beck, due protagonisti dal passato da top 100).
Nelle qualificazioni foltissima pattuglia italiana, con i soli Galvani e Bracciali però che potevano ambire a un posto in tabellone. Il primo, nonostante i favori del seeding, è stato superato al secondo turno dallo svizzero Valent, bravo poi a spingersi fino ai quarti di finale del drap. Una sconfitta non così a sorpresa come potrebbe sembrare, viste le grosse potenzialità, purtroppo mai espresse nel circuito maggiore (campione di Wimbledon junior), del suo avversario. L’aretino invece, dopo aver ben impressionato contro Stadler al secondo turno, è stato fermato nell’ultimo atto in modo molto netto da Bubka jr. Probabile che la stanchezza accumulata nel match del mattino (gli ultimi due turni si giocavano lo stesso giorno) possa essere una delle cause di una sconfitta comunque troppo netta. Delusione anche in doppio per Bracciali che in coppia col forte israeliano Elrich puntava deciso alla vittoria, e invece è stato fermato in semifinale dagli slovacchi Beck e Kroska. Nel tabellone principale quindi, erano presenti i soli Stoppini e Crugnola entrati entrambi grazie a una wild card. Il trentino, che sta stentando a trovare l’ottimo stato di forma di 12 mesi fa, si è arreso all’esordio al talentoso ma incostante russo Kudryavtsev. Si è fermato invece al secondo turno Crugnola, che dopo una positiva e rocambolesca vittoria contro l’indiano Amritraj, non ha sfruttato alcune buone occasioni per uscire vincitore dal match contro il jamaicano Brown che si presentava all’appuntamento bergamasco in grande forma.
Sono andate un po’ meglio le cose a livello futures: i nostri continuano a ben figurare. Non sono arrivate vittorie finali, ma ci sono stati segnali positivi da giocatori dai quali ci aspettiamo qualcosa di buono, chi per un motivo chi per un altro. Conclude con una finale (dopo un quarto e una “semi”) la sua trasferta israeliana Thomas Fabbiano. Nessuna sorpresa, poiché il pugliese ha già dimostrato di poter competere a livelli più alti, ma è sempre importante iniziare la stagione giocando e vincendo un buon numero di match. Dopo un ottimo 2008, lo scorso anno ha un po’ faticato, ma è ancora giovane e può “salire” molto. C’era molta attesa per l’esordio stagionale di Matteo Trevisan, e le risposte sono state piuttosto positive. Sconfitto in semifinale nel Future di Murcia, ha superato due ottimi giocatori come Trujillo e Giorgini per poi arrendersi a Santos, che sei mesi fa era nei primi 200, solo 7-6 al terzo set; in un match che se si fosse concluso ieri quando era in vantaggio per 2-0 nel terzo prima della sospensione, sarebbe potuto finire diversamente. In termini di classifica cambierà poco, ma aver sconfitto e lottato con giocatori di questo livello sulla terra al primo torneo stagionale può far guardare con ottimismo al prosieguo della stagione. Da segnalare anche la semifinale ottenuta da Matteo Marrai in Egitto. Altro giocatore dal quale ci si aspetta un ritorno a buoni livelli dopo i guai avuti la scorsa stagione.
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