Da fenomeno a bluff il passo può essere breve. E' quanto accaduto a Melanie Oudin, quartofinalista allo Us Open a 18 anni prima di franare in una crisi di risultati che l'aveva fatta precipitare fuori dalle top-300. L'americana, classe 1991, ha superato le qualificazioni ed è giunta nei quarti al torneo WTA di Birmingham (200.000$, erba). Dopo aver battuto buone giocatrici come Cirstea e Vesnina, nei quarti troverà Irina Falconi in un derby americano. La Oudin sente di aver trovato il modo giusto per gestire la sua carriera. Le 20 vittorie negli ultimi mesi (che peraltro le hanno consentito di ottenere la wild card per il Roland Garros) la proietteranno intorno al numero 175 WTA. "Adesso mi sento molto più matura nella gestione dei media, della folla e di tutte le persone che mi dicevano che avrei vinto tutte le partite. Mi sono resa conto che giocare a tennis viene prima di tutto". Implicita ammissione che, negli ultimi anni, forse si è lasciata distrarre da qualche sirena di troppo.. E' quanto accaduto a Melanie Oudin, quartofinalista allo Us Open a 18 anni prima di franare in una crisi di risultati che l'aveva fatta precipitare fuori dalle top-300. L'americana, classe 1991, ha superato le qualificazioni ed è giunta nei quarti al torneo WTA di Birmingham (200.000$, erba). Dopo aver battuto buone giocatrici come Cirstea e Vesnina, nei quarti troverà Irina Falconi in un derby americano. La Oudin sente di aver trovato il modo giusto per gestire la sua carriera. Le 20 vittorie negli ultimi mesi (che peraltro le hanno consentito di ottenere la wild card per il Roland Garros) la proietteranno intorno al numero 175 WTA. "Adesso mi sento molto più matura nella gestione dei media, della folla e di tutte le persone che mi dicevano che avrei vinto tutte le partite. Mi sono resa conto che giocare a tennis viene prima di tutto". Implicita ammissione che, negli ultimi anni, forse si è lasciata distrarre da qualche sirena di troppo.